E' giunto all'edizione numero 35
il 'sogno' che Paolo Fresu ha coronato nel suo paese natale, a
Berchidda, in provincia di Sassari, dal 1988. Un festival
dedicato al jazz, in tutto il territorio, con appuntamenti dal
mattino a notte fonda in luoghi e scenari sempre diversi, come
chiesette di campagna, paesaggi marini, borghi e il fulcro di
tutto, la piazza del Popolo del paese, quella dove il bambino
Fresu, ora sessantunenne, suonava nella banda. Una favola e una
bella storia.
"Da bambino sognavo di suonare la tromba e mio padre mi
portava con sé in campagna a pascolare le pecore, e io suonavo.
Un sogno che è diventato realtà". Jazzista di primo piano di
livello internazionale, capace di spaziare da collaborazioni con
i maestri del jazz ai grandi del pop e della musica leggera,
Fresu anche quest'anno ha ideato un cartellone variegato e ricco
di nomi.
Dal 7 al 16 agosto a Berchidda e in altri centri del nord si
potranno ascoltare Oumou Sangaré, Archie Shepp, Avishai Cohen,
Mathias Eick,Tosca, Gegè Telesforo, Joe Barbieri e Stefano Di
Battista. Un festival controcorrente da sempre in cui è il
pubblico (35.000 presenze nell'ultima edizione pre-Covid) che
segue i musicisti nei luoghi dove suonano, oltre che a
Berchidda, ad Arzachena, Banari, Bortigiadas, Buddusò, Budoni,
Consorzio Puntaldia, Loiri Porto San Paolo, Luogosanto, Mores,
Oschiri, Porto Rotondo, San Teodoro, Telti, Tempio Pausania (a
casa De Andrè) e Tula.
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