Lo chef e insegnante Peppino Falconio
darà il nome ad una onlus dedicata all'erogazione di borse di
studio post scolare per la formazione gratuita di giovani cuochi
provenienti dagli istituti alberghieri italiani. Ad un anno
dalla scomparsa del rinomato chef abruzzese, insegnante della
storica scuola alberghiera di Villa Santa Maria in provincia di
Chieti, i figli hanno deciso di ricordarlo avviando un progetto
che partirà a settembre di quest'anno dall'Abruzzo. L'offerta
formativa si concretizzerà in master formativi presso ristoranti
ed hotel qualificati ma anche in viaggi studio, bonus per
acquisto di testi e attrezzature, corsi settoriali sulle diverse
branche della cucina italiana e internazionale. L'iniziativa,
oltre che dal Comune di Villa Santa Maria e dal locale istituto
alberghiero, sarà patrocinata dall'Università degli studi di
Teramo che metterà a disposizione dello studente selezionato
iscrizione e primo anno gratuiti al corso di laurea in Scienze e
tecnologie alimentari. Il master formativo inaugurale sarà
indirizzato ad uno studente dell'istituto alberghiero di Villa
Santa Maria, patria dei cuochi, di San Francesco Caracciolo e
dello stesso Falconio, e si svolgerà nelle cucine del ristorante
stellato "Villa Maiella" di Guardiagrele (Ch). Le successive
borse di studio saranno itineranti e riservate ad allievi degli
istituti alberghieri di tutta Italia, a partire dalle scuole
dove Falconio ha insegnato negli anni: Formia (Lt),
Castrovillari (Cs) e Pescara.
"Papà è andato via esattamente un anno fa, quando non si
potevano celebrare funerali per via del Covid", spiegano i figli
Francesco, Emiliano e Stefano. "Quel giorno fummo sommersi
dall'affetto e dagli attestati di stima e ci promettemmo che a
fine pandemia avremmo organizzato una giornata di
commemorazione. Poi, col passare dei mesi, ci è venuta questa
idea perché papà amava insegnare, amava e proteggeva i suoi
allievi. Aveva uno stile tutto suo, molto spartano e diretto ma
i tanti messaggi del tipo "oggi è andato via il mio secondo
padre" ci hanno fatto capire che il valore di quegli
insegnamenti non poteva finire con lui. Oggi lanciamo questa
iniziativa per dare un'occasione concreta e gratuita di
formazione sia teorica che pratica, partendo dalla scuola perché
niente si improvvisa, soprattutto in questo mestiere".
Le selezioni cominceranno a settembre 2021 mentre il master
partirà i primi di ottobre. L'iscrizione al corso di laurea sarà
per l'anno accademico 2021-2022.
Gli allievi che faranno domanda saranno valutati da una
commissione composta da affermati professionisti del settore.
Nei prossimi mesi saranno diffusi, tramite il portale già attivo
www.peppinofalconio.it, i moduli di iscrizione e i dettagli
sulle date della selezione. Peppino Falconio era figlio d'arte.
Il padre Francescopaolo, Ciccillo, è stato un rinomato chef
negli anni '50 e '60 quando ha guidato, tra le altre, le cucine
del Grand Hotel di Rimini, del Café de Paris di Roma e
dell'Hotel Duchi d'Aosta di Sestriere. La carriera di Peppino
inizia nel 1956 all'Hotel Nuova Italia di Roma. Continua nel
1957 al Grand Hotel Imperiale di Viareggio, poi all'Hotel
Universo di Fiuggi, al Cafè de Paris di Roma e alla Vigna dei
Cardinali sempre a Roma. A fine anni Sessanta è nella brigata
del Grand Hotel Mediterraneo di Riccione dei fratelli Arpesella.
Nel 1971 è primo chef dell'Hotel Timi Ama di Villasimius in
Sardegna e per oltre dieci anni guida la cucina del Grand Hotel
Mediterraneo di Montesilvano (Pe). Dopo docenze a Castrovillari,
Formia e Pescara, dal 1981 al 1997 torna a casa, a Villa Santa
Maria, patria dei cuochi e di San Francesco Caracciolo patrono
dei cuochi d'Italia, dove insegna nel rinomato istituto
Alberghiero "Giovanni Marchietelli". Nel 1985, in occasione
della visita di Papa Giovanni Paolo II in Abruzzo, ha curato ed
elaborato il menù allestito in onore del Pontefice. Lasciata la
scuola è stato testimonial della cucina mediterranea e abruzzese
per un noto pastificio abruzzese, per il quale ha organizzato e
curato manifestazioni in tutto il mondo.
Dino Mastrocola - Rettore Università degli Studi di Teramo,
dice: "l'affettuoso ricordo che conservo di lui è quello del
"Maestro".
Peppino Tinari, patron del ristorante Stella Michelin "Villa
Maiella" di Guardiagrele (Ch): "Ho conosciuto lo chef Peppino
Falconio negli anni '70, perché era collega del mio caro maestro
Giovanni Spaventa. Insieme mi hanno instradato per affrontare la
vita, ero un ragazzo all'epoca ma era impossibile non notare il
rispetto e la stima che i due nutrivano reciprocamente.
Professionisti e grandi maestri, cuochi ma ancora prima
gentiluomini, capaci di amare la propria terra e di insignirla
di grandi riconoscimenti senza mai scendere a compromessi.
Ricordo ancora chiaramente quando Peppino un giorno mi disse che
nella vita me la sarei cavata, perché per andare avanti avrei
dovuto imparare a gestire sia la cucina che la sala, e non aveva
tutti i torti. Per quel che mi riguarda, per l'amicizia che ci
ha legati, sono onorato di poter ospitare nel mio ristorante
l'alunno che si aggiudicherà il primo master messo in palio
dalla Onlus Peppino Falconio, un'iniziativa importante che sono
certo darà modo a tanti ragazzi di poter crescere personalmente
affiancando cuochi e ristoratori che, come Falconio, fanno
volare alto l'Abruzzo in tutto il mondo".
Pino Finamore, sindaco di Villa Santa Maria e già chef della
Camera dei Deputati: "Come collega ho avuto il piacere di
conoscere Peppino in diverse esperienze professionali, prima fra
tutte quella in occasione del terremoto de L'Aquila nel 2009
dove, con la sua personalità e professionalità, cercava di
rincuorare gli aquilani mentre li ristorava. Peppino, persona
dal carattere forte ma buono nell'animo, era un infaticabile
lavoratore. Sempre a disposizione per la scuola e per il mondo
della cucina in generale. Da sindaco posso affermare che oltre
ad essere stato un ottimo insegnante, da chef villese è stato
uno straordinario ambasciatore della cucina abruzzese nel mondo
a cui teneva tantissimo. Un personaggio a tutto tondo del
favoloso mondo culinario di Villa Santa Maria".
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