Simulare un processo per
riflettere sui meccanismi della giustizia nel sistema giuridico
italiano attraverso un case-study. È l'esperienza che ha visto
coinvolti, come protagonisti, gli studenti del Liceo Classico e
Linguistico di Macerata, che hanno impersonato le parti di un
processo penale. L'iniziativa - che si colloca all'interno del
Percorso Giuridico-Economico promosso dal Liceo - si è svolta in
collaborazione con gli avvocati Renato Coltorti e Fulvia Bravi,
della Sezione didattica della Sede di Macerata dell'Unione delle
Camere Penali Italiane. Gli avvocati hanno guidato la
riflessione delle studentesse e degli studenti e hanno condotto
un percorso di approfondimento sui principi costituzionali
relativi al processo penale, sulle regole che governano i ruoli
di difesa, accusa e giudice, sulla funzione del processo, quale
luogo ove la giustizia si realizza attraverso la dialettica tra
le parti e nel rispetto dei principi costituzionali e del
diritto. Gli studenti, organizzati in gruppi di studio e guidati
dagli avvocati, hanno quindi studiato il caso, teatralizzando i
ruoli di avvocato, pubblico ministero e giudice all'interno del
processo fino alla redazione e alle lettura della sentenza in
udienza.
Per la dirigente scolastica, Angela Fiorillo, "i progetti
educativi che mettono in gioco direttamente i giovani in ruoli
così motivanti consentono la maturazione di competenze civiche,
incoraggiando la cultura della legalità, del rispetto delle
regole e delle libertà, e di competenze trasversali e
orientative". Gli incontri del Percorso Giuridico-Economico
hanno coinvolto gli studenti delle classi terze, quarte e quinte
del Liceo Classico e Linguistico di Macerata.
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