Abbiamo ripreso ad andare dal parrucchiere per taglio, colore e piega. Il consumo di cosmetici nei saloni è aumentato del 21,3% nell’ultimo anno e continua a crescere. Nell'anno delle chiusure la categoria non ha perso tempo puntando tutto su formazione, digitalizzazione e innovazione e ora è la volta di puntare alla sostenibilità delle loro imprese con l'obiettivo di far diventare green i saloni nei prossimi dieci anni. Lo attesta un ambizioso progetto europeo Erasmus Plus che ha coinvolto anche l’Italia, appena presentato in un meeting organizzato dalla Camera Italiana dell'Acconciatura, in collaborazione con l'associazione Cosmetica Italia, al Cosmoprof, la kermesse dell'estetica alla fiera di Bologna. “Si sposta il consumo dei cosmetici per la cura capelli tra le mura domestiche a favore del ritorno alla frequentazione dei saloni dove la vendita di prodotti cosmetici è aumentata del 21,3% nell’ultimo anno, - ha sottolineato Gian Andrea Positano, responsabile Centro Studi di Cosmetica Italia. – Si torna nei saloni per fare taglio, piega e colore e, da un sondaggio che abbiamo condotto su oltre 3.300 imprenditori, risulta che grazie al ritorno dei clienti nei negozi nell’ultimo anno si registra anche un aumento del numero di persone che vi lavorano e una maggiore diversificazione dell’offerta". Da una nuova indagine condotta in Italia su oltre 300 imprenditori e studenti del settore all'interno del progetto europeo Erasmus Plus dedicato alle competenze dei parrucchieri nei saloni del futuro, intitolato 'Sustainable salon', entro i prossimi otto anni le competenze dei parrucchieri includeranno programmi per il risparmio energetico (per il 74,40%), risparmio di acqua (70,10%), pulizia dell’aria (62,10%), riduzione dei rifiuti (61,10%) e autonomia energetica (26,60%). Ha spiegato Franca Bandiera, direttore Istituto Veneto per il lavoro, ente di formazione di Confartigianato veneto: " Il progetto Erasmus, finanziato dall'Unione europea, ha l'obiettivo di predisporre la figura dell'acconciatore in un futuro prossimo, entro dieci anni e riguarda in particolare l'Olanda, la Spagna, il Belgio e l'Italia. Ad oggi il 47% dei parrucchieri italiani adotta qualche pratica di sostenibilità ma si apprestano a diventare green mettendo tra le priorità dei prossimi anni azioni realmente sostenibili”. Come si realizza un salone green? Lavaggio, taglio, piega, trattamenti di cura per i capelli, manicure e gestione del salone includeranno i principi della sostenibilità. “Dal sondaggio fatto presso i parrucchieri italiani risulta che in cima c’è la raccolta differenziata e la riduzione dei rifiuti, segue l’uso di prodotti biodegradabili e materiali sostenibili, il risparmio energetico e dell’acqua. Poi l’uso di energie rinnovabili, il riciclo dei capelli, la purificazione dell’aria e l’uso di carta riciclata”. "Il progetto, ambizioso quanto mai necessario, mira a sviluppare ora strumenti e modelli affinché l'obiettivo di sostenibilità sia realizzabile, anche adattando le certificazioni ambientali attuali che sono pensate per imprese più grandi. Vanno ora riformulate per le piccole e medie realtà dei saloni italiani rendendoli virtuosi sul fronte della sostenibilità".
In collaborazione con:
Cosmetica Italia