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Esami di terza media 2021, 5 consigli ai ragazzi demotivati per prepararli al meglio

Esami di terza media 2021, 5 consigli ai ragazzi demotivati per prepararli al meglio

L'anno più difficile e i prof lo sanno. Copiare non ha senso, le prove sono occasione di crescita

15 maggio 2021, 22:23

(di Agnese Ferrara)

ANSACheck

Tempo di tesina ed esami - RIPRODUZIONE RISERVATA

Tempo di tesina ed esami - RIPRODUZIONE RISERVATA
Tempo di tesina ed esami - RIPRODUZIONE RISERVATA

Scelti i titoli e gli argomenti, per i nostri 566.743 adolescenti (il dato include i privatisti, Miur 2021 per Ansa) è il momento di scrivere le tesine per l’esame di terza media che si svolge, per tutti gli istituti, dal termine dell’anno scolastico ed entro il 30 giugno. Si segnalano ansia e scoraggiamento alle stelle per gli studenti in previsione della loro prima vera prova della carriera scolastica che capita in un anno difficile fra distanziamento, mascherine, quarantene e didattica a distanza a singhiozzo. Il Covid li ha resi più tristi e demotivati. Di pari passo con l’aumento delle preoccupazioni è caccia a soluzioni rapide con una vasta offerta di tesine già belle e pronte offerte da siti internet e sui social (in primis TikTok e YouTube, sui siti dedicati agli studenti e perfino sui portali delle case editrici). C’è anche chi la tesina la scrive su richiesta e gli elaborati includono mappe concettuali, indici, photogallery e diapositive di presentazione. Per non parlare dei genitori chini sui testi ad aiutare i figli. Che esame sarà quello del 2021? Copiare lavori già fatti aiuterà a far calare l’inquietudine? Copiare si o no? Per scacciare i cattivi umori dei ragazzi ecco le indicazioni di dirigenti ministeriali e i suggerimenti pratici dei loro professori.
“L’ansia cresce di giorno in giorno, - racconta Elisa, 13 anni di Roma. - Avrei voluto avere più tempo per prepararmi. Invece abbiamo avuto l’ok dei prof ai nostri argomenti e scalette solo l’8 maggio ed ora ci restano poche settimane per realizzare la tesina. Nel frattempo abbiamo appena terminando le prove Invalsi e i prof organizzano verifiche a raffica. Ho solo il weekend per dedicarmi a un lavoro che volevo sentire più mio invece mi sento stanca, demotivata e anche seccata. E' stato un brutto anno e so che questa è la mia prima prova importante, avrei voluto affrontarla con più calma”.
“Questo è stato ancora un anno difficile a causa del Covid. Siamo stati molto soli, mi ritrovo alla fine dell’anno con la sensazione di dover fare una corsa per consegnare la tesina entro l’8 giugno. Abbiamo poco tempo, - ribatte Eleonora, 14enne di Milano.
“La tesina? L’ho trovata pronta online dove è pieno di tracce, diapositive già fatte e sulle chat ti danno anche molti altri suggerimenti in diretta. Farò qualche aggiustamento per renderla diversa e spero di essere capace di fare un esame migliore - confida Valerio, 13 enne di Roma.
Quali aiuti hanno a scuola i ragazzi per compilare il lavoro che li attende? Risponde Maria Rosa Silvestro, dirigente tecnico presso la D.G. per gli Ordinamenti scolastici e la valutazione del sistema nazionale di istruzione del ministero dell’istruzione: “È previsto che i docenti forniscano agli alunni supporto e indicazioni per predisporre al meglio l’elaborato che potrà riguardare una o più discipline. La collaborazione tra alunni e docenti è fondamentale. C’è tempo fino al 7 giugno per ideare, realizzare, ma anche correggere l’elaborato. Sono tante le modalità che gli alunni possono scegliere per il proprio elaborato: testo scritto, presentazione anche multimediale, mappa o insieme di mappe, filmato, produzione artistica o tecnico-pratica o strumentale”.
Le tesi si trovano pronte online. I docenti controlleranno l’autenticità del lavoro che i ragazzi presenteranno a giugno? Afferma Silvestro: “ L’elaborato, la cui tematica è stata condivisa con i professori, deve essere un progetto originale, che l’alunno realizza in base alle proprie capacità, competenze, inclinazioni. Perché cercare in rete quando si può mettere in mostra tutte le proprie capacità? I professori sapranno valorizzare al meglio la creatività dei propri alunni. Non è corretto copiare lavori già pronti. Gli alunni si devono impegnare a rielaborare le conoscenze acquisite, ad organizzarle ed esporle nel miglior modo possibile. Così ogni esame sarà un successo”.
“Noi docenti sappiamo benissimo che in internet ci sono lavori pronti. Si trovano anche sui siti delle case editrici. Non avremo il tempo pratico di accertare e controllare in internet se le tesine saranno o no autentiche perché le riceveremo pochi giorni prima dell’inizio degli esami, - precisa Chiara Maffei, docente di lettere alla scuola secondaria di primo grado I.C. Indro Montanelli di Roma. - Invece lavorare a questo elaborato è una occasione di crescita che nutre l'autostima se fatto da sé. Io personalmente penso anche che copiare sia un’arte se si fa bene, ovvero rendendo tua quella traccia di altri, elaborandola e presentandola con padronanza e capacità nel rispondere alle domande che i professori faranno all'esame il lavoro passerà bene. Copiare invece senza metabolizzare, arricchire e mettere del proprio lascia lacune e incertezze perciò la verità salterà fuori”.
Come stanno gli allievi alla fine di questo anno, sono pronti per l’esame? Risponde la professoressa Maffei: “Rispetto agli esami del 2019 ed escludendo le esposizioni online che abbiamo svolto lo scorso anno, vedo dei ragazzi demotivati, davvero stanchi. Non mi sembrano preoccupati, piuttosto li sento moralmente molto giù, con meno vivacità. Confermo che l’isolamento, la Dad a singhiozzo, la mancanza di momenti ricreativi comuni ha inciso negativamente su questo anno. Molti adolescenti hanno vissuto crisi familiari accentuate dallo smart working dei genitori, molti altri hanno molte più difficoltà economiche che incidono notevolmente sul loro stato. Chi era più fragile inoltre non ha potuto recuperare anche se abbiamo lavorato in presenza Il Covid si fa sentire e li ha anche resi preoccupati”.
Professoressa Maffei, quale suggerimento dà ai ragazzi per la preparazione dell’elaborato e per l’esame alle porte? “Dico loro che questa è la loro prima occasione di realizzarsi, di fare in prima persona. Ai genitori dico di motivarli ma lasciarli fare da soli, non lavorare la loro posto. E’ un momento di grande crescita personale, in cui scopriranno i loro punti deboli e quelli forti, impareranno a mettersi alla prova, cresceranno nel vero senso della parola. Non li valuteremo con voti aridi ma analizzando questo percorso, i progressi di crescita individuale. E’ l’occasione per avere più sicurezza di sé, per esprimersi, per rapportarsi con noi docenti da adulti nell’esporre i loro lavori. Più faranno un lavoro genuino e originale e più aumenterà la loro autostima”.

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