(ANSA) - AOSTA, 06 DIC - Estendere l'orario delle
vaccinazioni fino a mezzanotte. Su questo sta lavorando l'Usl
della Valle d'Aosta nell'ambito della campagna per arginare la
diffusione del contagio da Covid-19.
"Stiamo pensando di tenere aperto almeno il centro vaccinale di
Pollein - spiega il direttore sanitario dell'Usl Guido Giardini
- fino a mezzanotte, anche per facilitare l'attività dei molti
medici e infermieri che aderiscono alla campagna. Si tratta di
personale che durante il giorno è impegnato nella propria
attività, e che ha dato la disponibilità per fare ore
supplementari. Inoltre, questo permetterà anche all'utenza che
lavora di potersi sottoporre a vaccino in un orario più comodo".
Sono numerose le adesioni all'appello per il reclutamento
lanciato nei giorni scorsi da assessorato e azienda. E' stato
anche chiesto personale medico e infermieristico all'Esercito e
l'Usl ha provveduto ad assumere fino al 31 dicembre gli
infermieri iscritti al concorso che hanno superato la prova di
francese: si tratta di 42 candidati, di cui già 35 in servizio
all'Usl. Da giovedì a oggi nella regione alpina sono state
somministrate 151 prime dosi di vaccino, con un picco di 98
venerdì scorso. Relativamente alle terze dosi, ieri ne sono
state somministrate 1.245. Sul fronte dei tamponi il Drive-in
alla Pepinière di Aosta è letteralmente "preso d'assalto": per
martedì ci sono 700 prenotazioni e oggi sono stati fatti 500
test.
In questa situazione di 'pressione sanitaria' ci sono da
registrare un decesso (la 481/a vittima in Valle d'Aosta
dall'inizio della pandemia) e 35 nuovi casi positivi, a fronte
di 18 guarigioni. I contagiati attuali sono a 763, di cui 20
ricoverati all'ospedale Parini (uno in terapia intensiva). "Il
vaccino non va fatto solo per se stessi, adesso ancor più di
prima è una questione di civiltà perché in ospedale rischiamo di
smettere di curare molte persone che necessitano assistenza non
Covid" taglia corto il coordinatore dell'emergenza sanitaria
Luca Montagnani, che aggiunge: "In ospedale ora le risorse umane
sono quelle che sono, e i pazienti Covid richiedono cure di
media intensità e anche più personale per essere seguiti".
(ANSA).