"Sulla sanità digitale ci sono finanziamenti ad hoc nel Piano nazionale di ripresa e resilienza. Su questo fronte l'Italia, rispetto a altri Paesi è ancora più indietro rispetto ad altri Paesi che sono già in ritardo. Dobbiamo migliorare dal punto di vista delle tecnologie e soprattutto dobbiamo migliorare sul fronte dell'interoperabilità tra regioni: abbiamo 21 sistemi che non comunicano fra loro". Così Walter Ricciardi, professore ordinario di Igiene all'Università Cattolica, a margine dell'evento "Innovare e investire in Sanità", organizzato a Roma da The European- House Ambrosetti, in merito a uno dei temi su cui si concentra il nuovo Rapporto Meridiano Sanità, ovvero la necessità di implementare l'utilizzo di telemedicina e del fascicolo sanitario elettronico.
A questo si unisce il fatto, ha aggiunto, "che gli operatori sanitari devono iniziare a imparare a utilizzare questi strumenti tecnologici, fare uno sforzo ora per avere un beneficio in prospettiva".
Anche rispetto all'assistenza territoriale, ha proseguito, ci sono tante iniziative e finanziamenti nel Pnrr, ci saranno finanziamenti ospedalieri, case di comunità, assistenza domiciliare. "Queste sono però indicazioni, per realizzarle c'è bisogno, non solo di risorse, ma della capacità decisionale dello Stato e, soprattutto, delle regioni".
In collaborazione con:
The European House – Ambrosetti