Gode di ottima salute il rapporto di scambi commerciali tra l'Italia e la Svizzera, sfiorando circa i circa 46 miliardi di euro annui e un terzo dei quali riguarda il settore dei farmaci e della salute. A fare il punto è Rita Adam, ambasciatrice di Svizzera in Italia, intervenuta alla tavola rotonda "Scienza, salute, innovazione: una prospettiva di sostenibilità oltre la crisi".
Tra Italia e Svizzera, ha spiegato Adam, "abbiamo un volume di scambi combinato di beni e di servizi pari a circa 50 miliardi di franchi all'anno (ovvero l'equivalente di circa 46 miliardi di euro, ndr), quindi in media un miliardo di Franchi per settimana. Se prendiamo questo quadro complessivo molto impressionante di rapporti economici, vediamo che il settore chimico-farmaceutico da solo corrisponde a circa un terzo di questo volume".
Le imprese farmaceutiche svizzere, sottolinea, sono ben presenti in Italia e "guardano con attenzione al Piano Nazionale di Riprese e Resilienza e alle sue potenzialità per il settore delle Scienze della Vita. Ma guardano con attenzione anche alle possibili riforme che, in prospettiva, si auspica snelliscano alcune procedure burocratiche e aspetti giuridici che condizionano il percorso di chi vuole investire in Italia". E questo è sicuramente un punto di interesse anche per tutte le altre farmaceutiche di Eunipharma, il gruppo di Farmindustria che riunisce oltre 30 aziende europee e giapponesi attive in Italia. "In termini numerici - conclude l'ambasciatrice - corrispondono a 40 stabilimenti produttivi dislocati da Nord a Sud Italia, in cui lavorano 24mila addetti diretti, senza contare l'indotto".
In collaborazione con:
Novartis