Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Denti bianchi senza rischi, attenzione a fretta e a fai-da-te

Denti bianchi senza rischi, attenzione a fretta e a fai-da-te

Sidp, curare gengiviti prima del trattamento per evitare danni

ROMA, 16 marzo 2021, 16:15

Redazione ANSA

ANSACheck

Denti bianchi senza rischi, attenzione a fretta e a fai-da-te - RIPRODUZIONE RISERVATA

Denti bianchi senza rischi, attenzione a fretta e a fai-da-te - RIPRODUZIONE RISERVATA
Denti bianchi senza rischi, attenzione a fretta e a fai-da-te - RIPRODUZIONE RISERVATA

Il fumo, il consumo dello smalto e l'azione 'colorante' di alcuni cibi e bevande macchiano i denti, con un effetto che invecchia tutto il viso. Tanto che almeno un italiano su due ha utilizzato dentifrici, gel, collutori o altri schiarenti 'fai da te', per un giro d'affari che si stima superi il miliardo di euro. Ma pochi sanno in che consista la procedura di sbiancamento dei denti dal dentista, come si differenzi dai trattamenti schiarenti casalinghi, che rischiano di danneggiare denti e anche gengive.
    Si stima che un terzo di tutti gli interventi odontoiatrici estetici sia realizzato per rendere brillante la dentatura. Ma ci sono alcune cose da sapere per non creare danni.
    Innanzitutto, non può esser fatto sbiancamento in un paziente che ha un'infiammazione cronica delle gengive in corso. "La parodontite - spiega Silvia Masiero, esperta della Società Italiana di Parodontologia e implantologia (Sidp) - deve esser risolta prima dello sbiancamento, perché se è presente una tasca parodontale i prodotti utilizzati possono rovinare l'apparato di attacco del dente e il legamento. Inoltre va spiegato al paziente che, una volta curata l'infiammazione, la gengiva si contrae e si scopre una parte di dente non rivestita da smalto: tale parte non si sbianca e si può creare un effetto bicolore".
    Prima di intervenire, poi, "bisogna eliminare le macchie superficiali, procedendo a un'approfondita igiene dentale in uno studio professionale". Arrivati al dunque, ci sono 3 opzioni per procedere. Con il fai da te si ottengono minimi risultati: "prima si usavano bicarbonato, salvia, limone, menta o white strip per rimuovere la patina superficiale che offusca i denti.
    Ora ci sono nuovi composti a base di perossido di idrogeno o di carbammide, che danno però un risultato non paragonabile a trattamenti gestiti dal personale specializzato", spiega Masiero. C'è una seconda opzione di sbiancamento effettuata completamente dal professionista "ma a volte è troppo aggressiva sul dente perché realizzata in breve tempo e con concentrazioni aggressive di prodotto sbiancante". La terza opzione, quella ottimale, "è basata su trattamenti personalizzati alla poltrona, ma gestiti poi a domicilio dal paziente sotto la supervisione del dentista, con un gel da utilizzare all'interno di una mascherina indossata di notte". Questo metodo "ossigena il dente e agisce sulle molecole responsabili del colore scuro ma preserva smalto e gengive".
    E' bene sapere inoltre che, "nei giorni successivi al trattamento, è sconsigliato mangiare alimenti pigmentanti come mirtilli, cioccolato, barbabietola, vino, caffè e tè". Esistono, infine, alcuni dentifrici abrasivi ma, conclude l'esperta, "va evitato l'uso costante, perché rendono lo smalto poroso e più facilmente macchiabile e aggredibile da carie".
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza