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Due coronavirus contagiosi per l'uomo,in Malesia e Haiti

Due coronavirus contagiosi per l'uomo,in Malesia e Haiti

Esperto, non dimostrata la trasmissione da uomo a uomo

25 maggio 2021, 08:05

Redazione ANSA

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Particelle di coronavirus su una cellula (fonte: NIAIDNIHSPL) - RIPRODUZIONE RISERVATA

Particelle di coronavirus su una cellula (fonte: NIAIDNIHSPL) - RIPRODUZIONE RISERVATA
Particelle di coronavirus su una cellula (fonte: NIAIDNIHSPL) - RIPRODUZIONE RISERVATA

Identificati altri due coronavirus capaci di contagiare l'essere umano, ma non ancora capaci di trasmettersi da uomo a uomo. Uno e' descritto dall'Universita' della Florida sul sito medRxiv (dove si raccolgono gli studi non ancora validati dalla comunita' scientifica) ed e' stato trovato in tre bambini di Haiti. L'altro e' segnalato sulla rivista Clinical Infectious Diseases dall'Ohio State University. Isolato in otto bambini in Malesia, il nuovo virus e' una chimera di quattro coronavirus, due dei quali finora identificati nei cani, uno nei gatti e uno dei maiali.

Per la precisione, in Malesia e' stato trovato un alfacoronavirus nei campioni di 8 bambini positivi a un virus simile a quello di un tipo di coronavirus simile a quello del cane e del gatto. "Per un paziente si e' riusciti a fare il sequenziamento genetico, mentre gli altri virus rimanenti erano abbastanza diversi tra loro. Per questo e' difficile pensare ad un unico ceppo di virus, puo' darsi che siano state piu' infezioni ripetute con ceppi diversi", spiega all'ANSA Vito Martella, virologo veterinario dell'Universita' di Bari.

Quella del paziente malese e' la prima segnalazione che suggerisce che un coronavirus di tipo canino possa replicarsi nell'uomo, anche se ulteriori studi dovranno confermarlo. "Le infezioni umane da coronavirus canini possono essere piu' frequenti di quanto finora pensato. Questo particolare virus non si trasmette tra uomini, ma non lo sappiamo con certezza", commenta Anastasia Vlasova, coordinatrice dello studio.

Nella ricerca condotta dall'Universita' della Florida sono state individuate le tracce di un deltacoronavirus suino nel plasma di 3 bambini haitiani, che nel 2014-2015 avevano avuto febbri di origine non chiara. Questo coronavirus e' simile ai deltacoronavirus aviari, ma "la cosa da chiarire e' che comunque si tratta di dati preliminari, e che per nessuno dei due coronavirus - conclude Martella - si e' dimostrato che possano trasmettersi da uomo a uomo. Bisognera' verificare anche se si tratta di un fenomeno confermato in altre parti del mondo".

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