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Trovati i resti del più grande mammifero terrestre

Trovati i resti del più grande mammifero terrestre

È un rinoceronte gigante vissuto fra 34 e 23 milioni di anni fa

24 giugno 2021, 11:59

Redazione ANSA

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Rappresentazione artistica del rinoceronte gigante vissuto in Asia tra 34 e 23 milioni di anni fa (fonte: CHEN Yu) - RIPRODUZIONE RISERVATA

Rappresentazione artistica del  rinoceronte gigante vissuto in Asia  tra 34 e 23 milioni di anni fa (fonte: CHEN Yu) - RIPRODUZIONE RISERVATA
Rappresentazione artistica del rinoceronte gigante vissuto in Asia tra 34 e 23 milioni di anni fa (fonte: CHEN Yu) - RIPRODUZIONE RISERVATA

Aveva un collo lungo e flessibile e poteva raggiungere gli 8 metri di lunghezza. È una nuova specie del più grande mammifero terrestre di sempre, un rinoceronte gigante privo di corno vissuto fra 34 e 23 milioni di anni fa. Nome scientifico Paraceratherium linxiaense, getta nuova luce sulla dispersione dell’animale preistorico nel continente asiatico, tra Cina, Mongolia, Kazakistan e Pakistan.

Lo dimostra lo studio pubblicato sulla rivista Communications Biology dal gruppo dell’Accademia Cinese delle Scienze (Cas) coordinato da Deng Tao.

Il crocevia di questa dispersione dell’animale gigante, secondo gli autori dello studio, è rappresentato dall’attuale territorio del Tibet. I fossili della nuova specie comprendono un cranio e una mandibola completamente conservati, insieme a due vertebre toraciche di un altro individuo.

I fossili sono stati rinvenuti nei depositi dell’Oligocene, che risalgono al periodo compreso fra 34 e 23 milioni di anni fa, nel cosiddetto bacino di Linxia, nella provincia cinese di Gansu, al confine nord-orientale dell’altopiano del Tibet. I reperti fossili, spiegano gli autori dello studio, indicano che l’animale era dotato di un collo piuttosto lungo. Secondo gli esperti, nel tardo Oligocene l’Asia meridionale era relativamente umida, con un mosaico di paesaggi boscosi e aperti.

Per Deng, “fino al tardo Oligocene, l’evoluzione e la migrazione del rinoceronte gigante mostrano che la regione tibetana non era ancora elevata con l’aspetto di un altopiano. Il Tibet quindi - conclude - non costituiva ancora una barriera al movimento del più grande mammifero terrestre”.

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