Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

La lava dell’Etna vista dallo spazio, con il satellite Prisma

La lava dell’Etna vista dallo spazio, con il satellite Prisma

Il super-occhio italiano può prevedere le future colate

26 febbraio 2021, 17:42

Redazione ANSA

ANSACheck

La lava dell 'Etna fotografata dal satellite Prisma (fonte: Data/Information generated by Leonardo under an ASI License to use. Original PRISMA product - ©ASI - 2021) - RIPRODUZIONE RISERVATA

La lava dell 'Etna fotografata dal satellite Prisma (fonte: Data/Information generated by Leonardo under an ASI License to use. Original PRISMA product - ©ASI - 2021) - RIPRODUZIONE RISERVATA
La lava dell 'Etna fotografata dal satellite Prisma (fonte: Data/Information generated by Leonardo under an ASI License to use. Original PRISMA product - ©ASI - 2021) - RIPRODUZIONE RISERVATA

La lava dell’Etna che si fa strada tra la neve è stata fotografata dallo spazio da un satellite celebre per la sua super vista, l’italiano Prisma dell’Agenzia Spaziale Italiana (Asi) e le immagini, che l'ANSA ha potuto vedere in anteprima, sono state elaborata utilizzando il canale visibile (Vnir) dello strumento iperspettrale a bordo, realizzato da Leonardo, il più potente al mondo di questo tipo.


La lava dell'Etna fotografata dal satellite Prisma (fonte: Data/Information generated by Leonardo under an ASI License to use. Original PRISMA product - ©ASI - 2021)

La tecnologia con la quale per la prima volta è stato osservato il vulcano attivo più alto d’Europa permette di vedere più dell’occhio umano e di riconoscere non solo le forme degli oggetti, ma risalire agli elementi chimici che li costituiscono. Ogni materiale ha infatti una propria firma spettrale, un’impronta digitale che lo strumento di Prisma (PRecursore IperSpettrale della Missione Applicativa) è in grado di analizzare viaggiando a 27.000 chilometri orari a una quota di 620 chilometri.


La lava dell'Etna fotografata dal satellite Prisma (fonte: Data/Information generated by Leonardo under an ASI License to use. Original PRISMA product - ©ASI - 2021)

Nel caso delle eruzioni vulcaniche gli speciali occhi di Prisma sono in grado di riconoscere i fronti di colate successive, aiutando a prevedere l’evoluzione di quelle future. E' prorpio quanto è accaduto: le immagini, riprese il 24 febbraio, suggerivano una possibile evoluzione verso nuovi fenomeni eruttivi e in effetti, qualche ora più tardi l’Etna ha prodotto una spettacolare eruzione, con fontane di lava che hanno raggiunto un'altezza di 500 metri sopra il cratere e colonne di cenere e lapilli che si sono stagliate nel cielo per chilometri
L’elaborazione dei dati relativi al pennacchio può inoltre aiutare a comprendere la composizione dei gas, uno dei parametri premonitori dell’attività vulcanica fondamentali per l’analisi del rischio.

Elaborare le firme iperspettrali delle aree ad alta emissione termica (hot-spot) contribuisce invece a stimare l’andamento del flusso di energia emesso e quindi a prevederne la tendenza e il rischio. Infine, studiare la composizione di lava e cenere può aiutare a comprendere le condizioni interne al vulcano e avere indicazioni sull’evoluzione della pericolosità.

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza