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Scoperte quattro ‘bolle’ in un ammasso di galassie

Scoperte quattro ‘bolle’ in un ammasso di galassie

Potrebbero essere state create da una coppia di buchi neri

20 dicembre 2021, 09:32

Redazione ANSA

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Le due coppie di cavità nell 'ammasso di galassie RBS 797 osservato ai raggi X (fonte: NASA/CXC/Università di Bologna/F.Ubertosi) - RIPRODUZIONE RISERVATA

Le due coppie di cavità nell 'ammasso di galassie RBS 797 osservato ai raggi X (fonte: NASA/CXC/Università di Bologna/F.Ubertosi) - RIPRODUZIONE RISERVATA
Le due coppie di cavità nell 'ammasso di galassie RBS 797 osservato ai raggi X (fonte: NASA/CXC/Università di Bologna/F.Ubertosi) - RIPRODUZIONE RISERVATA

Ci sono quattro enormi ‘bolle’ nel gas caldo al centro dell’ammasso di galassie RBS 797, posto a circa 3,9 miliardi di anni luce da noi: scoperte grazie alle osservazioni del telescopio orbitale Chandra della Nasa, potrebbero essere state generate dall’azione di due buchi neri supermassicci uniti in un’orbita ravvicinata. A indicarlo è lo studio pubblicato su The Astrophysical Journal Letters da un gruppo di ricerca guidato dall’Università di Bologna e dall’Istituto nazionale di Astrofisica (Inaf).

Cavità o bolle sono già state osservate in altri ammassi di galassie e si pensa che possano essere generate da eruzioni che nascono nei pressi di un buco nero supermassiccio. Nella sua fase attiva, infatti, il buco nero divora il materiale circostante e rilascia una grande quantità di energia, a volte sotto forma di getti di materia ad altissima velocità che creano cavità in direzioni opposte all’interno del gas intergalattico. Nel caso di RBS 797, però, le cavità osservate sono quattro: due coppie tra loro perpendicolari, una in direzione est-ovest e una in direzione nord-sud.

Una possibile spiegazione di questo fenomeno, mai osservato prima, è la presenza all’interno dell’ammasso di due buchi neri supermassicci che, quasi in contemporanea, hanno espulso getti di materia in direzioni tra loro perpendicolari. Alcune osservazioni radio realizzate dallo European VLBI Network (EVN), un consorzio formato dai maggiori istituti europei di radioastronomia, aveva già individuato in passato nell’ammasso RBS 797 due fonti radio separate tra loro da circa 250 anni luce. Se entrambe queste fonti fossero buchi neri supermassicci, si tratterebbe di una delle coppie di buchi neri più ravvicinati tra loro mai rilevata.

Resta però anche un’altra possibile spiegazione per le due coppie di 'bolle' osservate nell’ammasso RBS 797: un singolo buco nero supermassiccio i cui getti di materia cambiano direzione piuttosto rapidamente.

 

 

 

 

 

 

 

 

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