Italia Solare contesta che l'emendamento permette l'installazione di impianti agrofotovolatici solo agli imprenditori agricoli e solo sul 5% dei loro terreni.
"La proposta di emendamento non permette la diffusione del solare e degli impianti a terra necessari e non consente una diffusione opportuna dell'agro-fotovoltaico - commenta Paolo Rocco Viscontini, presidente di Italia Solare - Risulterà molto difficile che tali investimenti vengano fatti dalle stesse aziende agricole, il cui core business ed esperienza è sulle attività agricole e non sul fotovoltaico".
Secondo Italia Solare "gli impianti agro-fotovoltaici sono soluzioni tecnologiche innovative che richiedono professionalità e specializzazione. Sono le parti che troveranno l'accordo che meglio si inserisce nel contesto peculiare. Ci potranno essere progetti in cui sarà l'azienda agricola ad essere proprietaria dell'impianto come altri in cui sarà l'operatore energetico".
Secondo l'associazione poi "il limite del 5% è troppo basso per dare un contributo serio alla sinergia tra l'attività agricola ed energetica e alla fine penalizza l'agricoltore.
Inoltre, si rischierebbe di realizzare progetti non bancabili non potendo usufruire dei vantaggi derivanti dalle economie di scala".
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