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Premio Bandiera Verde ai fuoriclasse della nuova agricoltura

Cia, si riparte dal territorio da riso a impianto acquaponico

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E' l'agricoltura innovativa e di qualità che riparte dal territorio il filo conduttore che unisce i vincitori della XIX edizione di Bandiera Verde, il premio istituito da Cia-Agricoltori Italiani assegnato oggi al Campidoglio. Il 'campione dei campioni', tra le dieci realtà selezionate in base a specifiche categorie, è l’Azienda Agricola “Magisa” che dal 2004 esalta le qualità organolettiche del riso coltivato nella Piana di Sibari, in provincia di Cosenza, lavorato con sistema artigianale e gestendo l'intero ciclo della filiera per un alimento unico e meritevole di brevetti esclusivi per la Calabria. Tra gli altri premi, riconoscimento speciale ai produttori del Sangiovese di Montelparo nelle Marche, un vino bianco da bacca rossa, per aver saputo valorizzare i vigneti locali. Premiati anche i quattro giovani fondatori della realtà agricola più “hi-tech” del Centro Italia che hanno creato un grande impianto acquaponico nel Comune di Roma e stanno diventando leader nel settore dei cibi organici e del vertical farming. Sono stati assegnati poi 3 riconoscimenti a comuni rurali virtuosi, 6 extra-aziendali e 3 premi speciali; si tratta tutti esempi di innovazione e di vera rigenerazione sostenibile grazie, ad esempio, alla tracciabilità nei processi produttivi o al circuito chiuso negli allevamenti. "Puntiamo sempre sulle aree rurali del Paese - ha dichiarato il presidente nazionale di Cia-Agricoltori Italiani, Dino Scanavino- dove, nonostante le difficoltà come la pandemia e forse anche per queste, di sviluppa da tempo una tenacia produttiva degna di nota". Tante le realtà radicate nel territorio che sono state premiate quest'anno. L'Umbria, ad esempio, è la carta vincente degli uliveti autoctoni bio da cui due giovani cugini producono un olio dall’impronta etica e sostenibile, estratto con le migliori tecnologie per salvaguardarne ogni proprietà organolettica. E' invece un’azienda multifunzionale a 500 metri sulla Valle dello Jato e il lago Poma tra Palermo, Trapani e Agrigento a coniugare la qualità di olio, uva da vino e ortaggi con l’impegno per il turismo e il sociale, attraverso la fattoria didattica, i corsi di cucina, le degustazioni guidate e i percorsi benessere. Tutti esempi di innovazione e di rigenerazione sostenibile, che ben contribuiscono al ritratto di quell’Italia agricola già pronta alla transizione ecologica e digitale.
E poi ancora targa speciale del premio all’imprenditore cinese che da 26 anni in Lombardia gestisce un'azienda che coltiva specialità multietniche, integrando lavoratori provenienti da aree del mondo in difficoltà. Quanto alla sezione Agri-cinema, Bandiera Verde va a “I Villani” film documentario di Donpasta, Daniele De Michele, che dà valore all’enogastronomia Made in Italy richiamando anche gli aspetti più culturali. Per la categoria Agri-Med, invece, vince un’azienda tutta al femminile del villaggio tunisino di Zarat per l'utilizzo di sistemi locali agricoli e alimentari che salvaguardano paesaggi e popolazioni. L’Agri-press, invece, va al Gambero Rosso per la sezione 'International', punto di riferimento nei percorsi di valorizzazione del cibo italiano e del suo legame con i territori. Infine, in occasione di Bandiera Verde 2021, Cia è tornata a premiare anche Amatrice e il suo Centro di Formazione Professionale Alberghiero, nella sezione Agri-School, per l’impegno e la determinazione ad arginare l’abbandono di un territorio martoriato dal terremoto.

In collaborazione con:
CIA agricoltori Italiani

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