"Siamo qui e crediamo nel
messaggio della musica," ha detto Riccardo Muti in occasione del
concerto di Capodanno, di fronte al Musikverein vuoto. Cinque
mesi più tardi il grande direttore e i Wiener Philharmoniker
sono di nuovo insieme e, per la prima volta quest'anno, di
fronte al pubblico: a Ravenna, prima destinazione della tournée
che proseguirà a Firenze e Milano.
Domenica 9 maggio due concerti riaprono le porte del Teatro
Alighieri per l'anteprima della XXXII edizione di Ravenna
Festival, accogliendo ciascuno 250 spettatori; i programmi
musicali sono accomunati dall'esecuzione di Calma di mare e
viaggio felice di Mendelssohn e alle 17 il concerto si completa
con la Sinfonia n. 4 di Schumann, alle 20 con la Sinfonia n. 2
di Brahms. L'evento è reso possibile dal sostegno di Eni, al
fianco del Festival come partner principale anche per questa
nuova edizione, il cui programma sarà svelato sabato 8 maggio,
il giorno precedente i concerti all'Alighieri.
Nell'anno in cui il Festival promette una dedica d'amore a
Dante, sarà proprio il Maestro Muti a guidare la sua Orchestra
Cherubini e il Coro del Maggio a Ravenna nel concerto solenne
che il 12 settembre concluderà le celebrazioni nazionali per il
VII centenario della morte del Poeta, raggiungendo poi Firenze e
Verona per unire in musica le tre città dantesche.
Anche quest'anno Ravenna e il suo Festival sono in prima
linea per il ritorno alla musica dal vivo in Italia, in questo
caso onorando una tradizione che ha visto i Wiener fra le
orchestre straniere più frequentemente ospiti della
manifestazione, sempre con la guida di Muti, in virtù di quel
legame profondo che unisce il direttore italiano alla
Filarmonica di Vienna, un sodalizio nato nel 1971 e rafforzatosi
in cinquant'anni di concerti a Vienna e Salisburgo, tournée in
tutto il mondo e preziose incisioni.
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