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Mostre: Re-Collecting, Morandi racconta 'Il segno inciso'

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Mostre: Re-Collecting, Morandi racconta 'Il segno inciso'

Dal 27 maggio a Bologna esposizione su tecnica dell'acquaforte

BOLOGNA, 26 maggio 2021, 12:59

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Il Museo Morandi di Bologna ospita dal 27 maggio al 29 agosto 'Morandi racconta. Il segno inciso: tratteggi e chiaroscuri', a cura di Lorenza Selleri. Il progetto è il quinto e ultimo appuntamento del ciclo di focus espositivi 'Re-Collecting', ideato da Lorenzo Balbi per approfondire temi legati alle collezioni permanenti del MAMbo e del Museo Morandi, indagando aspetti particolari e valorizzando opere solitamente non visibili o non più esposte da tempo.
    L'esposizione si concentra sulla tecnica dell'acquaforte, di cui Giorgio Morandi fu maestro in senso stretto (dal 1930 fu docente di Tecnica dell'Incisione all'Accademia di Belle Arti), ma anche in senso lato, dato che dalla sua straordinaria capacità tecnica e dal suo rigore non si può prescindere. Si dedicò alla grafica, e in particolare all'acquaforte, con un impegno pari a quello dedicato alla pittura ("dipingo e incido paesaggi e nature morte", dichiarò nel 1937), tanto che ne divenne un interprete straordinario, tra i più significativi del panorama europeo del suo tempo. Sette delle 14 acqueforti esposte entrarono a far parte del patrimonio del Comune di Bologna nel 1961, quando Morandi le donò, conservando l'anonimato, in occasione del riordino delle raccolte della Galleria d'Arte Moderna, all'epoca con sede a Villa delle Rose.
    Accanto a queste opere sono presentati alcuni fogli appartenenti a collezioni private, concessi in comodato gratuito al museo, e la stampa della sola lastra, ad oggi nota, che Morandi incise con la tecnica della ceramolle. Completa l'esposizione una selezione di strumenti originali, lettere, fotografie e documenti inediti provenienti dall'Archivio Storico dell'Accademia di Belle Arti di Bologna.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

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