Inaugurata a Palazzo Tarasconi a
Parma la mostra 'Banksy Building Castels in the Sky', dedicata
all'artista di strada più famoso al mondo che nasconde la sua
identità da 25 anni e 'icona della poetica rivoluzione dei
writers e della denuncia sociale. La mostra, evento di Parma
Capitale Italiana della Cultura 2020+21 ha aperto ufficialmente
i battenti alla presenza, tra gli altri, del sindaco, Federico
Pizzarotti e del critico d'arte, Vittorio Sgarbi.
"Chissà che Banksy non sia nascosto tra noi - ha esordito il
primo cittadino parmigiano come riporta una nota - : non c'è una
sua opera che non colpisca l'immaginario, che non ci tocchi con
empatia pur con pochi tratti. Godiamoci Banksy, godiamoci la
nostra città, godiamoci questa grande ripartenza".
La mostra di Banksy è dedicata alla parmigiana Francesca
Alinovi, scomparsa nel 1983 e prima a livello internazionale ed
accademico ad accorgersi dello straordinario mutamento creativo
concretizzato prima dalle strade di New York e poi in tutto il
mondo dei writers - al suo omicidio è dedicato un dipinto di
Keith Haring - mentre l'orazione finale è stata tenuta da Sgarbi
che ha partecipato alla realizzazione della mostra. "Banksy - ha
ricordato - è un grande artista perché non vuole farsi
riconoscere, ma svela, ci fa riconoscere, la realtà che ci
circonda. La sua è un'arte senza l'alterigia delle grandi opere
d'arte -h achiosato - che ci dicono essere create da qualcuno
più bravo, più geniale, più in gamba di noi. Banksy è tutti
noi".
La rassegna, che rimarrà aperta al pubblico fino al 16
gennaio, si compone di oltre 100 opere, tra cui alcuni dipinti,
le più importanti serigrafie e numerosi stencil. Opere da
'Dismaland print' a 'Love Is In The Air', da 'Barcode' a 'Monkey
Queen', da 'Girl with Balloon' a 'Mickey Snake'.
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