Iren chiude i primi nove mesi
dell'anno con un utile netto di gruppo pari a 242 milioni di
euro, in crescita del 57,6% rispetto allo stesso periodo
dell'anno scorso. I ricavi si attestano a 3,1 miliardi, in
aumento del 18,1% rispetto ai nove mesi del 2020. Il margine
operativo lordo è pari a 733 milioni di euro (+12,3%).
Gli investimenti tecnici lordi realizzati nel periodo
ammontano a 466 milioni di euro, in crescita (+12,5%) rispetto
ai 414 milioni di euro del 2020, in linea con quanto previsto e
nel rispetto dei target annuali attesi. A ciò si aggiungono 58
milioni di euro di cash out per le acquisizioni, che includono
principalmente gli effetti dell'acquisizione del 20% di Futura
(25 milioni di euro) e Sidiren (30 milioni di euro). L'elevata
generazione di cassa del periodo e la variazione positiva del
fair value degli strumenti derivati ha consentito di
fronteggiare l'incremento degli investimenti e le operazioni di
M&A e di ridurre l'indebitamento di 91milioni.
Positive le performance Esg con la raccolta differenziata in
crescita, che si attesta a oltre il 69,4%, e l'intensità
carbonica in calo pari a 328gCo2/Kwh. Solida base clienti nei
settori energetici (quasi 2 milioni di clienti), in aumento di
oltre 112.000 unità rispetto al 31 dicembre dell'anno scorso.
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