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L’Euro è la ‘causa di tutti i mali’ e ha fatto raddoppiare i prezzi

L’Euro è la ‘causa di tutti i mali’ e ha fatto raddoppiare i prezzi


RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA

di Redazione ANSA


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È tutta colpa dell’euro se l’Italia non cresce da decenni, se l’economia è stagnante, se il Paese è di nuovo in recessione. Queste accuse, rilanciate spesso da euroscettici, sovranisti e anti-euro, nel febbraio scorso hanno trovato nuova linfa in uno studio del Centre for European Policy (Cep) di Friburgo, ripreso da diversi giornali e ampiamente rilanciato sui social networks. Secondo lo studio del Cep sui ‘20 anni dell’Euro’, solo Germania e Paesi Bassi hanno guadagnato dall’introduzione della moneta unica, mentre Francia e soprattutto Italia sono state quelle che hanno perso di più (rispettivamente 3.591 e 4.325 miliardi di euro dal 1999 al 2017). La premessa che l’euro fosse l’unica ‘causa’ dell’andamento economico in esame e la tecnica utilizzata dal Cep per l’analisi sono state però giudicate da diversi economisti autorevoli ‘non affidabili” e poco veritiere. Del resto, gli stessi ricercatori del Cep hanno indicato di non considerare l’euro come ‘unica causa’ dei problemi italiani. “Nei decenni precedenti all'introduzione dell'euro – hanno osservato - l'Italia ha regolarmente svalutato la sua valuta. Dopo l'introduzione dell'euro questo non è stato più possibile. Mentre erano necessarie riforme strutturali” che non sono state fatte. E queste ultime sarebbero il problema alla base del cattivo andamento dell’economia italiana. Un’altra delle accuse ricorrenti contro l’euro, quella di aver fatto raddoppiare i prezzi in Italia, era stata già confutata dalle rilevazioni dell’Istat secondo cui, anche se sempre significativo, l’aumento è stato del 33,5%. Tuttavia è anche vero che, nel passaggio dalla lira all’euro, alcune categorie economiche hanno modificato sensibilmente i propri prezzi.

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