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Rafforzare la sicurezza contro le minacce informatiche

Norme più severe sui dispositivi connessi a internet

Redazione ANSA

BRUXELLES - Il Parlamento europeo chiede standard più severi di sicurezza informatica per dispositivi connessi, app e sistemi operativi a seguito dei recenti attacchi informatici alle infrastrutture sensibili dell'Unione europea.

In una risoluzione adottata oggi l'Eurocamera chiede che i prodotti connessi a Internet e i servizi associati, comprese le catene di fornitura, siano resi sicuri fin dalla progettazione, resilienti agli incidenti informatici e aggiornati rapidamente con delle patch qualora vengano scoperte vulnerabilità.

Gli eurodeputati valutano positivamente l'intenzione della Commissione europea di proporre norme orizzontali sui requisiti di sicurezza informatica per i prodotti connessi e i servizi associati, ma vogliono anche che la Commissione cerchi di armonizzare le leggi nazionali al fine di evitare la frammentazione del mercato unico.

Nel testo viene anche richiesto che la legislazione imponga requisiti di cybersecurity per applicazioni, software, software incorporati (che controllano dispositivi e macchine che non sono computer) e sistemi operativi (software che gestiscono le funzioni di un computer) entro il 2023.

Le minacce ibride, ovvero i metodi o le attività utilizzate da attori statali o non statali ostili per colpire gli stati e le istituzioni democratiche, sono in aumento e stanno diventando più sofisticate, si precisa il testo. Tali minacce comprendono le campagne di disinformazione e gli attacchi informatici alle infrastrutture, ai processi economici e alle istituzioni democratiche.

La risoluzione non legislativa che sottolinea come la crisi del Covid-19 abbia messo in luce le vulnerabilità informatiche dei settori critici, è stata adottata con 670 voti favorevoli 4 contrari e 12 astensioni.

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