Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

L'Italia ha perso meno fondi europei della Germania

L'Italia ha perso meno fondi europei della Germania

Ma il vero problema è la lentezza e la giustizia

21 giugno 2021, 07:59

Redazione ANSA

ANSACheck

Italia ha perso meno fondi europei della Germania - RIPRODUZIONE RISERVATA

BRUXELLES - Sorpresa: l'Italia ha perso meno finanziamenti europei della Germania nel periodo di programmazione 2007-2013. È quanto emerge da un report sull'implementazione dei fondi nei vari Stati membri e i disimpegni appena pubblicato dalla Commissione europea. Al termine del periodo di programmazione e dei 'tempi supplementari' concessi da Bruxelles all'Italia - così come agli altri Paesi - per spendere le risorse assegnate anche dopo il 2013, il nostro Paese, in base ai dati aggiornati alla fine del 2020, non è riuscito a utilizzare 270 milioni di euro sui 30 miliardi che gli erano stati assegnati. La Germania ne ha invece persi 336. Per non parlare del record fatto segnare dalla Romania che ha lasciato alle casse Ue quasi due miliardi di euro.

La cifra inutilizzata dall'Italia viene definita 'fisiologica' dagli esperti di Bruxelles, anche se questo non giustifica lo spreco di risorse di cui il Paese aveva e continua ad avere estremo bisogno. Dal documento della Commissione emerge anche in tutta la sua drammaticità la lentezza esasperante che caratterizza il processo di spesa dei fondi europei. Un fenomeno su cui incidono in maniera significativa i tempi del sistema giudiziario e i tanti ricorsi che caratterizzano il sistema degli appalti.

Un fenomeno certificato da quelli che vengono definiti nel gergo comunitario i 'rimborsi arretrati', ovvero non ancora liquidati per vari motivi, come possono essere per esempio le pendenze giudiziarie. Per il periodo 2007-2013, al 31 dicembre 2020, risultavano ancora in sospeso per l'Italia ben 1,2 miliardi, un ammontare record decisamente importante se paragonato all'arretrato (circa 300 milioni) del secondo classificato, cioè la Romania.

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

In collaborazione con

O utilizza

Il presente progetto è finanziato con il sostegno della Commissione europea. L’autore è il solo responsabile di questa pubblicazione e la Commissione declina ogni responsabilità sull'uso che potrà essere fatto delle informazioni in essa contenute.

ANSA Corporate

Se è una notizia,
è un’ANSA.

Raccogliamo, pubblichiamo e distribuiamo informazione giornalistica dal 1945 con sedi in Italia e nel mondo. Approfondisci i nostri servizi.