GINEVRA - L'Atto di Ginevra dell'accordo di Lisbona per la protezione delle denominazioni di origine e geografiche ha raggiunto una tappa fondamentale che ne permette l'entrata in vigore: l'Unione Europea si è infatti aggiunta come quinto membro del sistema di registrazione internazionale che tutela i nomi per l'identificazione dell'origine geografica di vari prodotti.
L'evento è stato celebrato oggi a Ginevra, presso la sede dell'Ompi (Organizzazione mondiale della proprietà intellettuale), che gestisce il trattato. "L'adesione dell'UE all'atto di Ginevra rappresenta un passo importante, da sempre auspicato dall'Italia, per una maggiore estensione della protezione delle indicazioni geografiche", ha sottolineato l'Ambasciatore Gian Lorenzo Cornado, Rappresentante Permanente d'Italia presso le organizzazioni internazionali a Ginevra, a margine delle celebrazioni.
L'evento - riferisce la Rappresentanza Permanente presso le organizzazioni internazionali a Ginevra - si è aperto con una discussione interattiva e al deposito dello strumento di ratifica è seguita l'inaugurazione di una mostra nella quale sono esposte alcune indicazioni geografiche europee, incluso vino e parmigiano reggiano italiani.
"Per l'Italia la tutela della proprietà intellettuale e delle indicazioni geografiche è una priorità - ha aggiunto Cornado.
"Non solo quale strumento di protezione e di valorizzazione delle nostre produzioni e delle nostre opere di ingegno, ma anche quale veicolo, a livello internazionale, per la promozione dello sviluppo sostenibile, di una crescita rispettosa delle diverse realtà locali, e della tutela della biodiversità attraverso la protezione delle colture tradizionali radicate nei territori".
L'atto di Ginevra è un trattato che amplia l'ambito di applicazione dell'accordo di Lisbona per la protezione delle denominazioni di origine e la loro registrazione internazionale, estendendolo dalle denominazioni di origine alle indicazioni geografiche, e consente anche alle organizzazioni internazionali, come l'Ue, di diventare parti contraenti.
La decisione che autorizza l'adesione dell'Ue all'atto di Ginevra era stata adottata il 7 ottobre scorso dal Consiglio dell'Ue. L'Unione europea - precisa ancora la Rappresentanza - ha competenza esclusiva per i settori disciplinati dall'atto di Ginevra, e gli Stati membri che hanno già aderito all'accordo di Lisbona prima dell'adesione dell'UE all'atto di Ginevra (Bulgaria, Francia, Italia, Portogallo, Repubblica ceca, Slovacchia e Ungheria) sono autorizzati a rimanere Stati parte.