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Corte Strasburgo, Turchia cambi legge su offese presidente

L'attuale norma viola diritto a libertà d'espressione cittadini

Redazione ANSA

STRASBURGO - La Turchia deve emendare l'articolo 299 del codice penale sulle offese al Presidente della Repubblica perché la sua formulazione attuale viola la libertà d'espressione dei cittadini. Lo ha stabilito la Corte europea dei diritti umani (Cedu) nella sentenza di condanna di Ankara per aver arrestato, detenuto e poi condannato un giovane per aver pubblicato su Facebook due post satirici sul presidente Erdogan. La Cedu ritiene che la Turchia abbia violato il diritto alla libertà d'espressione dell'uomo e che le sue misure prese nei suoi confronti, basate sull'applicazione dell'articolo 299 del codice penale, "non abbiano alcuna giustificazione" e siano state sproporzionate.

I togati di Strasburgo ritengono infatti che "l'interesse di una nazione nel proteggere la reputazione del Capo dello Stato non può servire a giustificare il fatto di dare a questa persona privilegi o protezioni speciali rispetto al diritto dei cittadini di esprimere opinioni o diffondere informazioni su di lui". Quindi la Cedu oltre a stabilire che la Turchia dovrà risarcire all'uomo 7.500 euro per danni morali, indica che per rimediare alla violazione il Paese deve cambiare la legge per renderla compatibile con quanto sancito dalla Convenzione europea dei diritti umani sulla libertà d'espressione.

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