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Fonti, da vertice Ue garanzie su uso flessibile dei fondi

Fonti, da vertice Ue garanzie su uso flessibile dei fondi

Strumento comune per Net Zero sarà approfondito solo a giugno

22 marzo 2023, 19:36

Redazione ANSA

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Fonti, da vertice Ue garanzie su uso flessibile dei fondi © ANSA/EPA

BRUXELLES - A quanto si apprende da diverse fonti diplomatiche europee si va verso l'inserimento della flessibilità nell'uso dei fondi europei esistenti e del rispetto del level playing field nella strategia per la competitività Ue nelle conclusioni del Consiglio europeo di giovedì e venerdì. I due punti erano stati già inclusi nel testo che ha chiuso il summit dei leader dello scorso febbraio. Resta invece aperta la questione di un Fondo di sovranità europeo che accompagni il piano Net Zero: il tema sarà approfondito a giugno. Secondo le stesse fonti, alla riunione di domani è previsto uno scambio più approfondito sulla riforma del Patto.

Il tema della nuova governance economica sarà affrontato dai 27 nel pomeriggio, in occasione del dibattito sul Net Zero e sulla strategia di lungo termine per la competitività legata alla transizione verde e digitale. Sul Patto, a quanto si apprende, restano le distanze tra gli Stati membri con una buona parte di essi che spinge per una maggiore flessibilità nel rientro del debito o in alternativa per una golden rule che riguardi in qualche modo gli investimenti legati al Green Deal. Dall'altra parte resta il muro dei cosiddetti 'frugali', che spingono per benchmark più rigidi nel percorso di rientro dal debito.

Anche il nucleare planerà sul tavolo del Consiglio europeo domani a Bruxelles e sarà venerdì mattina al centro di un faccia a faccia tra il cancelliere tedesco Olaf Scholz e il presidente francese Emmanuel Macron, a margine dei lavori dei leader Ue. Lo indicano fonti diplomatiche europee alla vigilia del summit, riferendo di attendersi un dibattito a Ventisette "ideologico, politico ed economico non semplice". L'inclusione dell'atomo nelle politiche industriali ed energetiche Ue viene definito dalle stesse fonti "tema molto sensibile" e sarà affrontato "più a fondo" dai ministri dell'Energia che torneranno a riunirsi la prossima settimana.

I negoziati sull'accordo Ue sullo stop alle auto benzina e diesel nel 2035 "si stanno tenendo tra Berlino e Bruxelles" e domani "con tutta probabilità ci sarà un incontro bilaterale" tra il cancelliere Olaf Scholz e la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen. Lo riferiscono fonti diplomatiche europee alla vigilia del vertice dei leader Ue, indicando che "tra i contrari all'intesa, anche l'Italia vorrà parlarne". Da parte della "maggioranza degli Stati" c'è sostegno al testo "già concordato e approvato anche dal Parlamento europeo", ricordano le stesse fonti, evidenziando che la gran parte delle capitali ritiene "inopportuno" riaprire l'intesa ed è invece favorevole a "trovare una soluzione esterna al testo" che possa dare le rassicurazioni chieste da Berlino sugli e-fuels, strappando così la ratifica finale.

Stando a quanto fatto trapelare da altre fonti, il rischio di uno scontro frontale tra Berlino a Parigi invece c'è, con Scholz costretto a fare i conti con le divisioni interne alla sua coalizione e Macron capofila dei nuclearisti, deciso a sfruttare il fiore all'occhiello del suo mix energetico, dal quale nasce circa il 70% dell'energia elettrica generata sull'intero territorio transalpino. L'equilibrio trovato da Bruxelles nel suo Net-Zero per ora è l'inclusione dell'idrogeno pulito generato da nucleare e corsie agevolate per i piccoli reattori modulari. A rientrare nel piano è quindi l'atomo di quarta generazione senza però alcuna via preferenziale nei permessi per nuove centrali.

"Stiamo pensando di avere una discussione approfondita sulla Cina nei prossimi mesi, perché ci sono delle implicazioni multiple, dall'Ucraina al commercio a Taiwan", fa sapere inolte un'alta fonte diplomatica alla vigilia del Consiglio Europeo. "Ma va preparato molto bene e questo non era il momento giusto".

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