Lo scorso 23 aprile, i capi di Stato e di governo dell’Ue hanno concordato di mettere a disposizione una parte delle risorse del Meccanismo europeo di stabilità (Mes) per i Paesi che ne hanno bisogno. Ciò avverrà sulla base di una linea di credito precauzionale esistente, che terrà conto della crisi della Covid-19. Questo vuol dire prestiti a disposizione di tutti i Paesi dell’eurozona fino al 2 per cento del loro Pil, per un valore complessivo di 240 miliardi di euro. Il Mes sarà utilizzato soltanto dagli Stati che ne chiederanno l'attivazione per rispondere all'emergenza.
Gli Stati avranno tempo fino a dicembre 2022 per chiedere l'attivazione della linea di credito, senza condizionalità e con monitoraggio ultralight, e dovranno restituire i suoi prestiti, a tassi bassissimi, entro dieci anni. Le richieste potranno partire già da metà maggio, non appena il board dei governatori del Mes si riunirà, mentre le risorse saranno disponibili dal primo giugno. In Italia l'aiuto può arrivare fino a 37 miliardi di euro. I prestiti hanno le condizioni più convenienti attualmente esistenti sul mercato: scadenza a dieci anni, un tasso annuo di 0,1%, un costo una tantum di attivazione di 0,25% e un costo annuale per la gestione di 0,005%.