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Ok ministri dell'energia al TEN-E. Sì a gasdotti con condizioni stringenti

Ok ministri dell'energia al TEN-E. Sì a gasdotti con condizioni stringenti

Accento su rinnovabili. Simson: ambizione mantenuta

12 giugno 2021, 12:56

Redazione ANSA

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Un traliccio - RIPRODUZIONE RISERVATA

I ministri dell’energia dell’Ue hanno approvato l'orientamento generale sul nuovo regolamento TEN-E, che sosterrà con 5,8 miliardi di euro dal 2021 al 2027 progetti di interesse comune (Pic) per decarbonizzare le reti energetiche europee. Diversamente dalla proposta della Commissione Ue, il testo approvato prevede la possibilità di continuare a finanziare infrastrutture per il gas naturale, anche se con condizioni strigenti. 

Sul gas, gli Stati si sono spaccati per settimane, e la Commissione era molto critica sulla possibilità di includerlo tra i progetti finanziabili. Ma alla fine, anche la Commissaria all’energia Kadri Simson ha salutato con favore la presa di posizione del Consiglio. "Per noi era essenziale che non si finanziassero nuove infrastrutture per petrolio e gas naturale – ha detto in conferenza stampa la commissaria – e devo dire che l'ambizione è stata mantenuta nell’orientamento del Consiglio, anche se certe disposizioni non saranno di facile applicazione"

Il principio, fatto proprio dai ministri, è che i Pic sulle reti transfrontaliere di energia non debbano dare sostegno a nuovi progetti dedicati al gas e al petrolio. Ma fino al 2027 potrebbero finanziare la conversione dei gasdotti per trasportare l'idrogeno e fino al 2029 potranno trasportare miscele di idrogeno, gas naturale e biometano. Questo a condizione che i progetti dimostrino che dopo quella data diventeranno reti solo per l'idrogeno.

Secondo i ministri, il TEN-E deve continuare a finanziare progetti come il gasdotto del Mediterraneo orientale (che vede coinvolti in primo piano Israele, Grecia e Cipro, ma è di interesse anche dell'Italia), fino a che Malta e Cipro non saranno collegate alla rete europea. Una eccezione, sottolinea la presidenza portoghese, motivata dall'isolamento dei due paesi dalle reti Ue.

Il Consiglio ha posto un accento particolare sull'energia da fonti rinnovabili per quanto riguarda tutti gli asset. I ministri hanno inoltre deciso di includere nel campo di applicazione del regolamento elettrolizzatori di almeno 100 MW di capacità per progetto. La produzione di idrogeno da questi elettrolizzatori, deve soddisfare un requisito di riduzione delle emissioni di gas serra durante il ciclo di vita del 70%.

Il testo non ha avuto il sostegno di Austria, Germania, Lussemburgo e Spagna. L'Europarlamento dovrebbe assumere la sua posizione in materia a settembre. Quindi inizierà il negoziato tra le istituzioni europee.

 

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