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L'Italia riaccende la gioia, entusiasmo tra piazze e tv

Gara col Belgio vista da 3 su 4, bel gioco e sogno come nel 2006

Redazione ANSA

L'Italia vuole l'Europeo. Da Torino a Cagliari passando per Roma, nelle piazze si è scatenata l'euforia dopo l'impresa della nazionale di Roberto Mancini, che a Monaco di Baviera ha conquistato un posto in semifinale tenendo 3 italiani su 4 attaccati al televisore durante la partita contro il Belgio: 73% di share fra Rai e Sky, mai così alto durante questo torneo. Da un balcone all'altro rimbombavano le urla di gioia, come mesi fa gli 'andrà tutto bene' quando la pandemia terrorizzava. Oggi, nell'attesa della sfida di martedì a Londra contro la Spagna, ci si abbraccia e si festeggia in strada, sperando che a diffondersi non sia più il virus ma solo quella contagiosa sensazione di unità nazionale che poche vicende generano come quelle della nazionale. Come nel 2006, quando in un'estate si passò dal dramma (sportivo, però, per calciopoli) al trionfo mondiale.

La squadra di Roberto Mancini è comunque decisamente diversa da quella di Marcello Lippi: priva di stelle di prima grandezza, ha compensato con la forza del collettivo. Una pattuglia compatta, veterani e giovani, tutti persuasi dal ct e dal suo staff ad abbracciare un calcio propositivo, alla ricerca del piacere di giocare divertendosi, anche per trasmettere spensieratezza. La formula ha funzionato anche contro il Belgio, primo vero esame di maturità. E a maggior ragione la squadra gli ha creduto ieri quando si è riunita attorno al suo allenatore ("Immagini che puoi sentire", ha scritto Mancini sui social a corredo della foto), che parlando mostrava due dita. Due, quante le partite che mancano per tornare sul tetto d'Europa, come alla Nazionale è riuscito solo nel 1968 nel torneo giocato in casa. Quest'anno in Europa l'Italia ha vinto la partita politica (con se stessa, più che altro) del Recovery, e grazie alla musica dei Maneskin ha conquistato l'Eurovision. Con il calcio, può siglare un 'triplete'. E pazienza se la quarantena obbligatoria in Gran Bretagna renderà praticamente impossibile le trasferte dei tifosi

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