"Anything to say? Hai qualcosa da
dire?" E' la domanda che pone a tutti i suoi visitatori il 18/o
festival vicino/lontano, nei giorni in cui si attende la
decisione del Regno Unito sull'estradizione di Julian Assange,
50enne australiano ricercato dai tribunali americani per la
diffusione di oltre 700.000 documenti riservati sulle attività
militari e diplomatiche in Iraq e in Afghanistan.
La manifestazione in corso fino al 15 maggio, in abbinata con il
Premio Terzani, che sarà consegnato il 14 maggio allo scrittore
Usa Colum McCann, ospita una scultura in bronzo realizzata da
Davide Dormino, che provoca e interroga sulla libertà di
informazione. Nel cuore della città campeggiano così, a
grandezza naturale, in piedi ciascuna su una sedia, le figure di
Edward Snowden, Julian Assange e Chelsea Manning. Una quarta
sedia, vuota, ospita chi vorrà salirci sopra e raccontare come
la pensa in tema di libertà di informazione. Al caso Assange è
dedicato anche l'incontro in programma al festival domani, "Il
potere segreto. Perché vogliono distruggere Julian Assange", che
vedrà la partecipazione dello stesso artista Davide Dormino, in
dialogo con la giornalista investigativa Stefania Maurizi.
Condurrà l'incontro Fabio Chiusi, Research Associate alla no
profit tedesca AlgorithmWatch.
Sempre domani a vicino/lontano arriverà lo storico russo
Sergej Bondarenko, che sarà protagonista dell'incontro "La
guerra alla memoria nella Russia di Putin", realizzato in
collaborazione con l'Associazione Friuli Storia, per raccontare
la chiusura, ad opera del regime, di Memorial international, la
ong russa fondata durante la Perestrojka dal Premio Nobel Andrej
Sacharov per mantenere viva la memoria delle vittime della
repressione sovietica. Interverranno anche Giulia De Florio del
direttivo di Memorial Italia e lo storico Tommaso Piffer,
docente all'Università di Udine.
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