(ANSA) - ROMA, 17 SET - Prima l'America, poi Roma. L'Italia
del golf si prepara a raccogliere il testimone dagli Stati
Uniti. Dopo la Ryder Cup del Wisconsin (24-26 settembre, manca
una settimana al via) la super sfida biennale del "green" tra
Europa e Usa si giocherà, nel 2023, al Marco Simone Golf &
Country Club di Guidonia Montecelio (Roma), per la prima volta
in Italia. A quasi sei anni dall'aggiudicazione dell'evento,
fortemente voluto dal presidente della FIG Franco Chimenti, si
vedono i frutti di un lavoro che parte da lontano. "Non vediamo
l'ora di ospitare uno degli eventi sportivi più importanti al
mondo, un orgoglio per tutto lo sport italiano". In una
intervista all'ANSA Gian Paolo Montali, direttore generale del
progetto Ryder Cup 2023, a pochi giorni dalla partenza per gli
Stati Uniti (dove rappresenterà la Federazione Italiana Golf),
parla con orgoglio dell'appuntamento che, tra due anni, vedrà la
Città Eterna protagonista. Dove l'Europa unita, sotto la stessa
bandiera con dodici stelle dorate su uno sfondo blu, affronterà
gli Usa. "Un messaggio oltre lo sport, per un evento che saprà
emozionare e che andrà oltre il risultato. Come dimostrato con
la 78esima edizione dell'Open d'Italia, noi siamo pronti. Il
campo ha già entusiasmato i migliori giocatori dell'European
Tour e nelle ultime ore anche un campione senza tempo come Gary
Player ha potuto provarlo, lodando il lavoro fatto fin qui".
Montali è sicuro. "Questo progetto lascerà una legacy e si
concluderà nel 2027 coinvolgendo tutto il territorio nazionale.
E proprio come indicato dall'Europa a Parigi 2018, a far la
differenza finora è stata l'unità che ha contraddistinto la
Federazione Italiana Golf, il board della Ryder Cup Europe e il
team di Lavinia Biagiotti e quindi del Marco Simone Golf &
Country Club. Ma non possiamo non ricordare il supporto del Coni
e delle Istituzioni tutte, che mai ci hanno abbandonato credendo
fin da subito in quello che in molti pensavano rimanesse solo un
sogno, che ora è s'è trasformato in realtà".
Entro il gennaio del 2022 la sfida entrerà già nel vivo con la
scelta dei capitani. "Per l'Europa mi aspetto un nome forte,
così come per gli Usa. Uno su tutti: Tiger Woods. La speranza
ora è che possa riprendersi al meglio dal grave incidente
subito. Prima sicuramente viene la salute e poi lo sport.
Vederlo a Roma, a guidare gli Stati Uniti, significherebbe
qualcosa di grandissimo. Lui è il golf e noi per la Ryder del
2023 vogliamo qualcosa di unico".
Ora la 43esima edizione in scena nel Wisconsin, senza giocatori
italiani in campo. "E' un peccato, specialmente se pensiamo che
nel 2018 a Parigi fu Francesco Molinari a trascinare il Vecchio
Continente al successo vincendo tutti e cinque gli incontri
giocati e firmando il record europeo. Ma abbiamo un movimento in
continua espansione. Sono certo che Chicco Molinari tornerà ai
livelli di un tempo, intanto però possiamo vantare talenti come
Guido Migliozzi a cui si aggiunge, per gli ultimi brillanti
risultati, Francesco Laporta, ormai una realtà a livello
internazionale. Pugliese, sarà un esempio per tanti ragazzi del
Mezzogiorno e crescerà in maniera esponenziale".
Al Whistling Straits Golf Course di Kohler tutti indicano gli
Usa - che possono contare su otto tra i migliori dieci giocatori
al mondo - come i grandi favoriti. "Quella guidata da Steve
Stricker è un'autentica corazzata. Sulla carta gli Usa partono
favoriti, ma la carta non va in campo. Anche in Francia tutti
avrebbero puntato sul successo degli Stati Uniti. E invece
l'Europa ha dominato, mettendo in mostra non solo talento ma
soprattutto coesione. Da uomo di sport e da ex allenatore so
quanto possa essere determinante il gruppo. Sono fiducioso e
certo che sarà un grande spettacolo. E l'occasione sarà utile
per preparare ulteriormente il terreno verso la sfida del Marco
Simone Golf & Country Club. L'interesse è incredibile, così come
le aspettative. Finora abbiamo rispettato quanto promesso e
continueremo a farlo. E l'estate d'oro dello sport italiano -
conclude Montali - oltre che inorgoglito ci ha responsabilizzati
a dare e fare ancora di più". (ANSA).