(ANSA) - MILANO, 19 GEN - Il percorso di cambiamento delle
amministrazioni attraverso la digitalizzazione "non è sempre
agevole e sconta, in uno scenario sempre più caratterizzato
dalla necessità di ridurre i costi della PA, la carenza di
risorse finanziarie e di figure professionali adeguate, le
difficoltà organizzative, la persistenza di una cultura
amministrativa burocratica". Lo afferma Bankitalia nella settima
indagine per rilevare il grado di informatizzazione delle
Amministrazioni locali e in cui vengono riscontrate "occasioni
mancate". I dati rilevati dall'indagine indicano che,
"nonostante i progressi conseguiti, il percorso verso il modello
di crescita del Paese attraverso l'economia digitale disegnato
dalla Commissione è ancora in buona parte da realizzare". I
fattori di ostacolo sono costituiti dalla limitatezza delle
risorse finanziarie a disposizione (65% degli enti) e da carenze
di professionalità del personale (58% degli enti). In
particolare, le iniziative di formazione sono ancora limitate.
Circa due terzi degli enti ha previsto formazione in materia di
digitalizzazione a meno del 20% del personale. Per Bankitalia
emerge con sempre maggiore nitidezza la necessità di "dotare le
amministrazioni delle professionalità e delle competenze
tecniche utili a superare i gap culturali dei dipendenti
pubblici, di puntare sull'incremento delle risorse finanziarie
ma soprattutto sulla formazione". E, per raggiungere gli
obiettivi, "sarà cruciale spendere bene le risorse derivanti dal
Pnrr".
Quanto all''emergenza Covid-19, circa il 95% degli enti ha fatto
ricorso a forme di smart working. Dall'indagine emerge anche che
gli enti mostrano un adeguamento parziale agli obblighi
normativi del Codice dell'Amministrazione Digitale: solo il 30%
consente l'accesso ai propri servizi online tramite Spid; il 40%
non ha ancora individuato un responsabile per la Transizione
digitale; il 55% non ha avviato gli sviluppi per utilizzare
l'app Io, il 12% non ha ancora aderito a PagoPA. (ANSA).