(di Silvia Lambertucci)
Si chiama Sol Indiges il coraggioso
progetto che ha portato nel piccolo centro di Pomezia due nomi
di peso dell'urban art: Agostino Iacurci e ivan (Ivan
Tresoldi), con grandi e gioiose pitture murali sugli edifici
pubblici della città, dalla biblioteca alla scuola, prima tappa
di un ambiziosa idea dell'amministrazione cittadina che vuole
rivoluzionare il volto del centro urbano alle porte della
capitale per poi coinvolgere gli studenti e non solo in
performance di poesia di strada e assoluta creatività.
Un ponte tra il contemporaneo e le radici della storia e del
mito, richiamato già nel titolo del progetto, che non a caso
cita quello del santuario arcaico riportato alla luce sulla
costa laziale, a pochi chilometri da centro abitato, proprio là
dove gli antichi collocavano lo sbarco di Enea, alla foce del
Numico, nelle campagne che circondano la Pomezia di oggi.
"In pratica una visione inedita della città - spiega Marcello
Smarrelli, curatore dell'iniziativa organizzata in
collaborazione con il Pastificio Cerere - recuperando la
potenza comunicativa della pittura murale intesa come manifesto,
intervenendo sui luoghi che da sempre contribuiscono ad arginare
la desertificazione culturale, quali la scuola e la biblioteca,
stimolando la curiosità e il pensiero critico, per generare
nuove idee"
Il progetto è articolato in due momenti, il primo appena
terminato: si tratta di "L'antiporta", un murale di 1000 metri
quadrati che Agostino Iacurci ha realizzato seguendo le linee
dettate dall'architettura della Biblioteca Comunale Ugo Tognazzi
per dare vita ad un'inedita lettura dell'edificio e alla
definizione di un nuovo ruolo nel percorso narrativo della
città. L'ispirazione , chiarisce l'artista, arriva proprio dal
libro VI dell' Eneide in cui si narra l'incontro con la Sibilla
Cumana, la veggente che predice ad Enea lo sbarco sul litorale
laziale.
In autunno - la data fissata è il 15 ottobre - toccherà invece
ad ivan, che porterà arte e poesia di strada nelle due scuole
della città con "Chiamata alle arti-Fare scuola" che prevede di
dare vita ad una serie di opere d'arte e a una performance che
coinvolgeranno tutti gli studenti.
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