(Luciano Fioramonti)
"Mendelsshon era di una incredibile
genialità. A 17 anni aveva capito lo spirito di Shakespeare.
Aveva una assenza patologica di malizia che gli ha consentito di
cogliere il senso di vitalità che pervade il testo". Il
direttore d' orchestra Philippe Herreweghe descrive così la
musica di scena di Sogno di una notte di mezza estate op. 61
composta da Felix Mendelsshon che lo vedrà debuttare sul podio
di Santa Cecilia giovedì 28 ottobre alle 19:30 nel primo dei tre
concerti (repliche venerdì 29 alle 20:30 e sabato 30 alle 18)
nel calendario della stagione sinfonica. Nella prima parte della
serata il maestro belga dirigerà il Concerto in la minore per
pianoforte e orchestra di Robert Schumann con il solista
Alexander Lonquich. L' appuntamento tra musica e letteratura
propone una ampia scelta di brani della composizione di
Mendelssohn ispirata al capolavoro del genio della letteratura
con l' attore Valter Malosti voce narrante. "Oltre che al testo
della commedia mi sono basato anche sui Sonetti di Shakespeare
e ho attinto ad altri classici, come l' Asino d' Oro di Apuleio
per legare le parole alla musica - ha detto Malosti-. I versi
shakespeariani sono affidati ai vari personaggi e costituiscono
un discorso polifonico sull'amore. Il Sogno si può leggere come
un unico lungo poema con sottili variazioni di temi, di toni, di
musica della lingua. Ho cercato le assonanze tra quello che si
sente e quello che si dice". Un insieme di versi che lascia
intuire quanto le dimensioni del sogno e della realtà siano
intrecciate.
"E' la mia prima volta con una orchestra italiana e in
italiano - dice Herreweghe - . E' un gran piacere alla mia età
trasmettere la mia esperienza ai giovani musicisti. In altri
paesi ho visto giovani dalla tecnica incredibile senza alcuna
idea di questa musica. Devo dire che qui questa orchestra è
molto aperta, ha la pazienza di ascoltare. Non ho sentito
ostilità o almeno non me ne sono accorto", sottolinea sornione
in buon italiano.
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