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Milan-Genoa 2-1, Grifo pareggia con Destro ma Scamacca va in autogol

A Rebic risponde Destro, poi l'autogol di Scamacca

Un Milan fortunato, più che preoccupato come lo aveva definito Pioli alla vigilia, torna a vincere a San Siro dopo più di due mesi dall'ultimo successo. Ci riesce solo grazie ad un autogol di Scamacca - che devia il pallone con la schiena dopo un calcio d'angolo - e soffre terribilmente nel finale, quando salva sulla linea una doppia clamorosa occasione del Genoa. L'errore di Scamacca vanifica un'ottima partita giocata dalla squadra di Ballardini. Il Milan ottiene tre punti importantissimi per la lotta all'Europa che conta, va a -9 dalla quota Champions fissata da Pioli, ma i problemi sull'erba di San Siro non sono risolti. Ancora troppe le imprecisioni davanti, in quell'ultimo quarto di campo su cui si era concentrato anche il tecnico rossonero alla vigilia. Aveva chiesto maggiore qualità ma Calhanoglu sbaglia ancora molto, Rebic, dopo aver portato in vantaggio i rossoneri nel primo tempo, lentamente si spegne e vanifica la chance della doppietta a inizio ripresa. Senza Ibra, squalificato, all'attacco manca personalità. Leao è spaesato e l'ingresso in campo di Mandzukic nel secondo tempo, dà maggiore consistenza, ma non cambia gli equilibri. La confusione sul finale deve far riflettere Pioli, mercoledì si scende di nuovo in campo, contro il Sassuolo a San Siro e serve altra prestazione. E' Rebic a portare in vantaggio il Milan al 13' del primo tempo, con un gran gol intercettando di sinistro e di controbalzo una palla vagante fuori dall'area. Ma i rossoneri invece che chiudere subito la partita cercando il raddoppio, si spengono permettendo al Genoa di rialzare la testa. Ballardini ha preparato bene la partita, Kessié è imbrigliato con una marcatura stretta e la via centrale, canale per attivare Leao, viene chiusa a maglie strette dalla rete difensiva del Genoa. Poco dopo la mezz'ora Destro trova il gol di testa liberandosi dalla marcatura di Tomori sugli sviluppi di un corner. Doccia fredda per il Milan che cerca, senza precisione, di riportarsi in vantaggio. Ci prova con cross al centro che sarebbero stati un invito a nozze per Ibrahimovic, mentre sono inutili per Leao. Ad inizio ripresa il Milan va a caccia del 2-1 ma Rebic spreca clamorosamente una palla gol a pochi passi dalla porta con Perin battuto. Ci va vicino anche Kjaer ma il 2-1 arriva solo su autogol di Scamacca che si gira di spalle su calcio d'angolo e devia con la schiena ingannando Perin. Ballardini cambia, inserisce Pjaca che entra subito in partita, e Pandev che, ispirato dall'erba di San Siro e dall'avversario, confeziona le occasioni più pericolose. Ad una manciata di minuti dalla fine il Milan salva sulla linea la doppia occasione del Genoa con Kjaer su Masiello e Tomori su Behrami. Il bel gioco in questa stagione conta poco come si dice per l'Inter. Valgono i punti, e per il Milan sono tre, ma i rossoneri devono trovare la chiave per soffrire meno a San Siro. Tra tre giorni c'è il Sassuolo, ma il Milan avrà un Ibra in più.

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