Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Genova, intitolati al partigiano Perotti giardini di Pegli

Genova, intitolati al partigiano Perotti giardini di Pegli

Accanto alla scuola primaria Mario Emanuelli

GENOVA, 26 ottobre 2021, 13:54

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

A Genova Pegli sono stati intitolati al partigiano Luigi Perotti (1926-1945) i giardini accanto alla scuola primaria Mario Emanuelli, nell'area dell'ex ospedale Martinez. Alla cerimonia di intitolazione che si è tenuta questa mattina era presente anche la sorella di Perotti, Carla, oltre al consigliere comunale Vittorio Ottonello, su delega del sindaco Marco Bucci, il presidente del Municipio VII Ponente Claudio Chiarotti, il presidente del circolo Anpi 'Mario e Nicolò Dagnino' di Pegli, Simone Solari. Hanno partecipato anche alcune decine di alunni della scuola Nato a Pegli il 18 luglio 1926, Luigi Perotti lavorava all'Ansaldo di Sestri Ponente come addetto alla sala tracciato del cantiere. Il 17 aprile 1945, cercando di sfuggire alle Brigate Nere che minacciavano di fare irruzione nella sua casa di via Piandilucco, si ferì alla pancia con lo spunzone di ferro di un cancello su cui era scivolato, dopo avere scavalcato il muro che portava nei giardini dei palazzi di via Opisso.
    Rifugiatosi in Val Varenna insieme ad altri due partigiani, le ferite riportate durante la fuga gli provocarono febbre e forti dolori al ventre, ma per motivi di sicurezza gli fu impossibile scendere a valle per farsi curare. Solo con la Liberazione fu trasportato all'ospedale di Sampierdarena, dove morì il 3 maggio 1945.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza