Finisce con l'invasione pacifica
dei bambini allo stadio Picco, quelli che a fine partita vanno a
festeggiare la salvezza dello Spezia di Thiago Motta. Sotto la
curva di casa ci sono cori per l'allenatore e per Erlic, da
luglio al Sassuolo, per i ragazzi di casa Maggiore e Bastoni e
per la proprietà americana dei Platek. Il pomeriggio era però
iniziato con l'invasione molto meno festosa dei tifosi del
Napoli, che al 10' del primo tempo avevano bloccato la partita
per quasi un quarto d'ora. Un crescendo di scaramucce con il
vicino settore dello Spezia della Curva Piscina, sfociato in un
lancio reciproco di fumogeni e poi con gli ultras del Napoli
dietro la porta di Meret, respinti dall'arrivo della Polizia.
"Quello che è avvenuto a La Spezia è assolutamente indegno,
non ci possono essere giri di parole" la dura presa di posizione
del presidente della Figc, Gabriele Gravina, che al telefono con
l'Ansa ha espresso disapprovazione e disappunto per quanto
avvenuto allo stadio Picco. "Il calcio - aggiunge Gravina - non
può essere ostaggio di incivili e violenti: la risposta delle
istituzioni deve essere forte e coordinata, mi auguro che
vengano accertate quanto prima tutte le responsabilità"
Il punteggio, al momento dell'invasione, era già di 0-1 per
il Napoli grazie a una prodezza di Politano, discesa
imprendibile e sinistro nell'angolo imparabile per Provedel. Il
Napoli segnerà altre due volte nei dieci minuti dopo la ripresa
del match, con due azioni insistite che sottolineano la
deconcentrazione della giovane squadra di casa dopo l'episodio
violento.
Segna prima Zielinski con un tiro secco dal cuore dell'area,
poi Demme a due passi dopo un delicato tocco di Petagna. Nella
ripresa il Napoli abbassa i ritmi, lascia qualche spazio in più
ma la giornata no di Manaj non porta alcune rete per lo Spezia,
che pure avrebbe qualche buona occasione. Imprecisione e anche
un po' di sfortuna quando l'albanese centra la traversa a pochi
minuti dalla fine.
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