"Mi faccia una cortesia, le pulisca
il viso": è la prima cosa che Manlio Milani riuscì a dire
all'infermiere del Pronto soccorso dell'ospedale di Brescia che
gli comunicò la morte di Livia, la giovane moglie colpita in
pieno dall'esplosione della bomba di Piazza della Loggia, a
pochi metri da lui. È la mattina del 28 maggio del 1974. Tre
soldi - trasmissione serale di Radio Rai3 - darà voce a questo
instancabile custode di memorie con un audio-documentario in tre
episodi curato da Fondazione Empatia Milano.
La strage sarà ricordata nei primi tre episodi de 'Le vite
degli altri', il 23, 24 e 25 maggio alle 19.50. "Da allora, per
quasi 50 anni, mi sono impegnato a ricercare quella verità di
cui tutti abbiamo bisogno e nello stesso tempo a far sì che
l'impunità di quella strage fosse abbandonata e la verità fosse
fissata nella storia", spiega Milani presidente dell'
Associazione familiari delle vittime, tra i fondatori della Casa
della Memoria di Brescia, che non smette di promuovere
iniziative per ricordare quel periodo.
Dopo questi primi episodi, la serie intitolata 'Le Vite degli
altri' continua. Mettersi nei panni altrui, quelli di una
professoressa transgender, di una donna ucraina da anni in
Italia per assistere gli anziani, di una persona che ha
conosciuto la depressione o del fratello di un
ragazzo con sindrome di Down, è l'obiettivo delle storie
"scritte a voce" da Fondazione Empatia Milano. Per entrare in
punta di piedi nelle vite degli altri.
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