(ANSA) - ANCONA, 08 MAG - Sono calate del 18,6% le
esportazioni complessive per i distretti delle Marche nel 2020.
Nessuno dei nove distretti marchigiani presenta un andamento
positivo nello scorso anno, secondo quanto emerge dall'analisi
della Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo. Nel periodo
ottobre-dicembre quattro distretti regionali hanno fatto
registrare una crescita dell'export a indicazione dei segnali di
recupero che ha interessato diversi comparti nella seconda parte
dell'anno.
Nello specifico, regge il distretto delle Cucine di Pesaro,
sostanzialmente stabile nel dato del 2020 (-0,8%), ma in
recupero nel quarto trimestre (+2,6%), grazie alla crescita nei
mercati degli Stati Uniti, in Germania e in Canada, compensata
però dagli arretramenti in Russia e negli Emirati Arabi Uniti.
In recupero nel quarto trimestre anche le cappe aspiranti ed
elettrodomestici di Fabriano (+4,8%) ma nonostante questo il
dato annuale rimane negativo (-11%), a causa della riduzione dei
flussi verso la Russia, gli Stati Uniti, la Gran Bretagna e la
Cina, non compensata dai buoni risultati conseguiti in Romania.
Anche se in calo nel 2020, tre distretti attenuano le perdite
o si portano in territorio positivo nel quarto trimestre:
Macchine utensili e per il legno di Pesaro (-11,2%; +2,5% nel
quarto trimestre), Cartario di Fabriano (-13,2%, +1,5%),
Strumenti musicali di Castelfidardo (-7,6%; -0,6%). In forte
difficoltà l'export dei distretti del Sistema Moda (-26,3%).
Sensibile l'arretramento del distretto delle Calzature di Fermo
(-25,6%), seguito da Abbigliamento (-22,4%), Pelletteria di
Tolentino (-33,6%) e 'Jeans valley' del Montefeltro (-25,9%).
(ANSA).