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Peste suina: Coldiretti, "penalizza settore ma carne sicura"

Peste suina: Coldiretti, "penalizza settore ma carne sicura"

Marche, "non trasmissibile a umani e controlli Italia ferrei"

ANCONA, 14 gennaio 2022, 11:56

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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"La Peste suina africana può infettare gli animali ma non è trasmissibile agli essere umani, senza contare che i controlli a cui sono sottoposti gli allevamenti sono ferrei in Italia a tutela della salute dei consumatori". Così Maria Letizia Gardoni, presidente di Coldiretti Marche, all'indomani del blocco dell'export della carne di maiale e derivati alle frontiere di Svizzera, Kuwait, Cina, Giappone e Taiwan come risposta ai casi di Psa sui cinghiali riscontrata in Piemonte e in Liguria.
    "Un'ulteriore penalizzazione per il settore nelle Marche - lamenta Coldiretti - visto che parliamo di esportazioni di carne lavorata e conservata e prodotti a base di carne per un valore di circa 200 milioni di euro nel 2020". "Siamo costretti ad affrontare questa emergenza - afferma l'associazione - perché è mancata l'azione di prevenzione e contenimento come abbiamo ripetutamente denunciato in piazza e nelle sedi istituzionali di fronte alla moltiplicazione dei cinghiali che invadono città e campagne da nord a sud dell'Italia dove si contano ormai più di 2,3 milioni di esemplari". "Bene ha fatto la Regione Marche, con l'assessore Carloni, - aggiungono gli agricoltori - ad attivare un tavolo per prevenire focolai anche qui nelle Marche dove finalmente si vede un cambio di passo nell'affrontare la questione della fauna selvatica, in sovrannumero e causa di danni ingenti all'agricoltura e pericolosa per l'incolumità pubblica".
   

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