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Bosnia: modifica codice penale,in carcere chi nega genocidio

Imposta da Alto Rappresentante Inzko, reclusione fino a tre anni

23 luglio, 15:54
(ANSA) - BELGRADO, 23 LUG - L'Alto Rappresentante internazionale in Bosnia ed Erzegovina, l'austriaco Valentin Inzko, ha utilizzato i poteri conferitigli per imporre modifiche al codice penale del Paese balcanico, introducendo pene draconiane contro i negazionisti del genocidio e nei confronti di chi esalta i criminali di guerra.

La decisione di Inzko, che entrerà in vigore otto giorni dopo la pubblicazione sulla locale Gazzetta ufficiale - ha informato l'Ufficio dell'Alto rappresentante -, punisce con la reclusione fino a tre anni "chiunque incita pubblicamente alla violenza o all'odio contro un gruppo di persone o un membro di tale gruppo" per motivi di "razza, colore, religione, discendenza, nazionalità od origine etnica" e contro chi glorifichi "criminali di guerra condannati". Chi "nega, banalizza o cerca di giustificare pubblicamente un crimine di genocidio, crimini contro l'umanità o di guerra" sarà punito invece con una pena fino a cinque anni.

Inzko, in carica da più di un decennio, lascerà le sue funzioni alla fine di luglio, per essere sostituito dal tedesco Christian Schmidt.

La legge contro i negazionisti del genocidio, da anni attesa a Sarajevo, ha provocato già in passato tensioni in Bosnia ed è fortemente osteggiata dalla leadership serbo-bosniaca. (ANSA).

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