(ANSA) - TOKYO, 01 AGO - (Riflessioni di don Gionatan De
Marco, cappellano degli azzurri al Villaggio atleti)
"Spirito olimpico è anche leggere le Olimpiadi di oggi con lo
sguardo a quelle di dopodomani. Perché il saggio si riconosce
dal fatto che non si ferma né alle delusioni né alle vittorie di
oggi, ma il suo sguardo è già proiettato al futuro. Pensiero che
necessariamente pone lo sport italiano a dover seminare tra i
giovani. Sì, abbiamo bisogno di organizzare tempi e spazi in cui
dare la possibilità a nuovi talenti di emergere, di modellarsi,
di maturare. Abbiamo bisogno di federazioni che scommettano
sulle periferie, che attivino lì degli avamposti sportivi dove
allenare una nuova generazione a dare il meglio di sé, anche e
soprattutto attraverso lo sport. È il tempo, questo, in cui
organizzare settori giovanili, creando reti di collaborazione
tra tutte le istituzioni sportive del Paese e le altre agenzie
che animano i territori, a partire dalle famiglie, dalle scuole,
dagli oratori. È il bisogno che ci raccontano questi giorni di
Tokyo. È la saggezza che deve orientare il domani, anzi
addirittura il dopodomani". (ANSA).