(ANSA) - CITTÀ DEL VATICANO, 21 APR - C'è la storia di Chiara
che ha deciso di portare avanti una gravidanza imprevista e che
oggi dice: "Se mi venisse offerta la possibilità di tornare
indietro, non cambierei niente perché sono felice così". C'è
Pina che, dopo la morte prematura dei genitori, si è fatta
carico dei fratelli da accompagnare e crescere in una vita fatta
di tante difficoltà. Ci sono Lia la violinista, Vania la
giornalista. Volti e storie di donne per incarnare il messaggio
di amore contenuto nel Vangelo. E' fatto dunque anche di storie
di vita concreta, soprattutto di donne, il libro "La grammatica
di Maria" di Naike Monique Borgo (edizioni San Paolo). E' la via
che l'autrice, suora orsolina, propone a tutti coloro che
vogliono incontrare la Madre di Dio in maniera diversa, attuale,
senza però perdere la ricchezza della tradizione.
Nella scansione dei vari capitoli, suor Naike propone una
serie di meditazioni, ciascuna su un brano evangelico che vede
protagonista la madre di Gesù, declinando poi il tutto in un
racconto attualizzante, tratto dalle sue esperienze di vita
vissuta, e infine trasformandolo in una provocazione rivolta al
lettore, affinché a partire dal culto a Maria ciascuno ritrovi
una vera e propria "grammatica" dell'esistere. "Mentre la
logica divide e classifica - argomenta nella prefazione Chiara
Giaccardi, ordinario di Sociologia alla Cattolica -, la
grammatica unisce, tesse, cuce. In un mondo che sempre più
scompone, separa e frammenta, e dove prevale la logica della
contrapposizione e dell'esclusione, la grammatica è l'arte
dell'accoglienza e dell'abbraccio, dei ponti gettati tra i
frammenti".
Il libro è arricchito da alcune immagini che suor Naike
utilizza nei suoi incontri. Anche nella scelta delle immagini
l'autrice fa scelte non convenzionali: si va dalla "Madonna del
bucato", in cui San Giuseppe aiuta a stendere i panni, alla
"Sacra Familia" di Gianfranco Gentile nella quale fa da sfondo
il dramma dei profughi, dalla "Madonna di Santa Libera",
affresco del XIV secolo in cui Maria è ritratta incinta col
pancione, alla colorata versione della scena della "Visitazione"
del pittore francese Arcabas.
"Suor Naike ci insegna - sottolinea il gesuita padre
Francesco Occhetta nella postfazione - che chi contempla il
volto di Maria assume alcuni dei suoi tratti nel proprio volto.
Per questo il volume ci offre un affresco di volti, dalla
professionista alla detenuta a Sollicciano, dalla musicista di
strada alla madre di famiglia, da alcune suore orsoline a
un'animatrice parrocchiale, che attualizzano tratti del volto di
Maria". (ANSA).