Il Canelli ha ottenuto il
riconoscimento della docg, che deriva dalla sottozona delle
denominazione di origine controllata e garantita Asti.
L'approvazione è arrivata - informa Confagricoltura Piemonte -
dal Comitato Nazionale Vini.
Il Canelli docg si otterrà da vigne coltivate col solo
vitigno Moscato bianco nei comuni di Bubbio, Calamandrana,
Calosso, Canelli, Cassinasco, Castagnole Lanze, Coazzolo,
Costigliole d'Asti, San Marzano Oliveto, Moasca e Loazzolo in
provincia di Asti e nei comuni di Camo, Castiglione Tinella,
Cossano Belbo, Mango, Neive, Neviglie e Santo Stefano Belbo in
provincia di Cuneo.
Sono inoltre stati modificati - informa Confagricoltura - i
disciplinari di produzione delle doc Freisa d'Asti e Barbera
d'Alba e delle docg Gavi e Asti.
"La docg Canelli - commenta Enrico Allasia, presidente di
Confagricoltura Piemonte - offrirà nuovi stimoli per il
miglioramento qualitativo a un gruppo di produttori in costante
crescita, fortemente impegnato per la valorizzazione
dell'identità territoriale del prodotto principe delle colline
del Moscato".
Per quanto riguarda gli altri provvedimenti, nel caso dell
Freisa d'Asti: tra le modifiche principali è stata modificata la
base ampelografica: il vitigno Freisa dovrà essere presente per
almeno il 90%; nel restante 10% saranno consentiti tutti i
vitigni a bacca nera, esclusi gli aromatici, idonei alla
coltivazione nella regione Piemonte.
Per il Barbera d'Alba la modifica riguarda il riconoscimento
della sottozona Castellinaldo.
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