"Durante gli anni in cui ho
vissuto solo con la mamma non mi è mancato nulla salvo
l'affetto". E' quanto ha detto un sedicenne comparso in
tribunale a Torino per testimoniare in difesa del papà,
processato per violazione degli obblighi di mantenimento
familiare. Alla fine l'uomo è stato assolto da una buona parte
del capo d'accusa, relativo al mancato versamento del denaro per
dieci anni, e condannato a due mesi di reclusione sostituiti
dalla libertà controllata. La misura scatterà solo se la
sentenza diventerà definitiva.
"Il giudice - commenta l'avvocato difensore, Alberto Pantosti
Bruni - ha approfondito la vicenda in maniera adeguata. Non
possiamo dirci completamente soddisfatti, però la parziale
assoluzione induce a riflessioni che potremo sviluppare in
appello".
La coppia, di origine marocchina, si era sposata nel 2003 e
aveva divorziato nel 2007. Il sedicenne, in aula, ha detto che
il papà, anche dopo la separazione dalla moglie, ha sempre
provveduto a lui, pagando le spese mediche, quelle scolastiche e
pensando anche alla 'paghetta' settimanale e ai piccoli esborsi
come la ricarica del telefonino. Ha poi sottolineato che voleva
andare a vivere con il padre, desiderio che ha coronato nel
2019: "La mamma dormiva tutto il giorno - ha raccontato - e io
ne approfittavo per andarlo a trovare". Ora il giovane studia in
un liceo. L'avvocato lo definisce "molto sereno" e spiega che
"il nucleo familiare ha finalmente trovato il suo punto di
equilibrio: confidiamo che la vicenda processuale, nel
prosieguo, ne tenga conto".
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