Riapre le porte la Casa del
Randiere di Sant'Anna di Vinadio, rinata grazie all'importante
progetto di riqualificazione e rifunzionalizzazione "Sant'Anna:
un santuario, mille percorsi", realizzato grazie al sostegno
della Fondazione Crt, nell'ambito del progetto Santuari e
Comunità - Storie che si incontrano, e al contributo di
Fondazione Crc e de La Guida e a donazioni private.
La nuova Casa del Randiere, custode che "vegliava" sul
Santuario più alto d'Europa posto a 2.035 m s.l.m., verrà
inaugurata lunedì 26 luglio, completamente trasformata al suo
interno per ospitare nuove funzioni di incontro, accoglienza e
racconto. La Casa ospiterà una sala polifunzionale adatta ad
ospitare eventi, presentazioni, proiezioni, conferenze e
attività per gruppi numerosi, al piano superiore, e uno spazio
di memoria e racconto, attraverso un allestimento permanente, al
piano inferiore. "Restituiamo alla comunità, recuperato e
completamente trasformato, un importante 'tassello' del
Santuario di Sant'Anna di Vinadio: la Casa del Randiere, luogo
di operosità, accoglienza, condivisione, eredità del passato che
'parla' oggi alle nuove generazioni"spiega il presidente della
Fondazione Crt Giovanni Quaglia.
Tante furono le famiglie di randieri che si susseguirono nel
tempo, alcune per pochi mesi e altre per molti anni. Con la
scomparsa di Lidio Giraudo, l'ultimo randiere, nel 2006, si
chiuse una lunga tradizione di accoglienza e ospitalità, che per
secoli rese la casa del randiere un luogo di incrocio e incontro
di storie di famiglie, ospiti e pellegrini.
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