Cerimonia di ringraziamento, oggi
a Vercelli, per la riuscita della 'Operazione Luto' (fango) che
ha visto impegnati insieme Esercito e Protezione civile nei
territori piemontesi colpiti dall'alluvione dell'ottobre 2020.
Per tre mesi 55 soldati dell'Esercito e dei 50 volontari
dell'Ana hanno lavorato con 40 mezzi, movimentando 24 mila metri
cubi di detriti e legname in 15 Comuni per mettere in sicurezza
tutti gli alvei dei fiumi. Sono intervenuti fianco a fianco il
32° Reggimento Genio Guastatori della Brigata Alpina Taurinense,
il Coordinamento Regionale del Volontariato di Protezione Civile
e l'Associazione Nazionale Alpini. Obiettivo, la mitigazione del
rischio residuo.
"Protezione Civile ed Esercito Italiano - sottolinea
l'assessore alla Protezione Civile del Piemonte, Marco Gabusi -
hanno unito le forze per portare aiuto ai territori colpiti. Le
operazioni congiunte offrono un'efficacia non raggiungibile
separatamente dalle singole realtà di soccorso. Per la prima
volta in Italia siamo passati dall'esercitazione agli interventi
reali condivisi sul campo: un tassello importante nel
miglioramento del sistema di soccorso in Piemonte. Il protocollo
di intesa firmato nel 2019 dal Comando Truppe Alpine e dall'Ana
ha dato subito risultati positivi, che ci confermano di essere
sulla giusta strada".
L'operazione, partì dal territorio delle valli cuneesi,
inizialmente le più colpite, passando poi al Vercellese, al
Novarese, al Biellese, alla Valsesia e alla Valsessera, al
Cusio-Omegnese, fino alla Valdossola.
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