"La scheda elettorale del 3 e 4
ottobre non sarà una scheda per eleggere il sindaco e i
consiglieri comunali ma sarà per la prima volta nella storia di
Torino un referendum tra il passato e il futuro". Così il leader
della Lega Matteo Salvini, a Torino per sostenere la candidatura
di Paolo Damilano a sindaco di Torino.
"Questa è l'unica delle grandi città che vanno al voto dove
il centrodestra non ha mai vinto, e sento una buona aria: faremo
di tutto per vincere al primo turno", ha detto in piazza
Solferino il leader del Carroccio, che ha inaugurato una nuova
sede della Lega in corso Re Umberto. "Non vedo l'ora che arrivi
il 3 ottobre, a Torino mi aspetto che la Lega cresca. In questa
città abbiamo sempre faticato più che in altri capoluoghi, ma
sono felice delle liste fatte, che per la metà sono composte da
gente senza la tessera della Lega in tasca, quindi c'è una parte
della città che ci crede", è l'analisi dell'ex ministro
dell'Interno, che si è detto "orgoglioso di avere portato tutta
la colazione, a Torino e non solo, a scelte civiche". "Penso che
Paolo Damilano sia l'uomo giusto al posto giusto - è il suo
endorsement - Per una città industriale come Torino, che negli
ultimi anni ha sofferto e perso occasioni, avere un imprenditore
che rilanci il tessuto economico della città e usi bene i fondi
europei, penso sia la scelta giusta".
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