Offre scorci inediti del Kashmir
la mostra di Adam Stclair che apre oggi al Museo del Tessile di
Chieri. Il fotografo, antropologo e docente inglese, ma che vive
e lavora a Torino, espone fino al 26 ottobre una selezione delle
sue fotografie di viaggio e una collezione di manufatti di
artigianato artistico di quella tormentata area nel cuore
dell'Asia centrale.
Oltre a raffinati tappeti e stole, sono esposti strumenti
tradizionali quali aghi uncinati per il ricamo a punto
catenella, pettini e kani impiegati a telaio per oltre un secolo
e persino un Corano Kashmiri. Le fotografie ritraggono bambini e
adulti in abiti tradizionali, ambienti domestici e paesaggi,
manufatti di alto artigianato e particolari di quegli stessi
lavori d'arte tessile. Una produzione audiovisiva restituisce i
suoni che erano parte integrante della vita quotidiana del
Kashmir al tempo in cui furono effettuate le riprese - musica
trasmessa da una stazione radio locale, l'adhān (chiamata
islamica alla preghiera) da diverse moschee di Srinagar, il
suono ubiquo della voga prodotto sul lago Dal da chi cerca un
incontro o la fuga dal coprifuoco.
"Questa esposizione dalle diverse anime racchiude 'storie
personali' che restituiscono il senso di cosa significa vivere
in Kashmir, dove conflitto e lavoro ad ago coesistono - spiega
Melanie Zefferino, presidente della Fondazione Chierese per il
Tessile e per il Museo del Tessile, e curatrice del ciclo di
eventi 'Ars et Industria' - Le diverse tradizioni tessili del
Kashmir sono presentate per la prima volta al Museo del Tessile
in questa intrigante mostra, contestualizzandole attraverso
immagini di grande impatto. Non solo nell'ottica di esaltare il
valore estetico ed etnografico dei manufatti esposti, ma anche
di riconoscere, attraverso la cultura materiale, la diversità
come valore per l'essere umano".
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