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Embraco: 22 gennaio scade cigs, Nosiglia 'servono risposte'

Embraco: 22 gennaio scade cigs, Nosiglia 'servono risposte'

Arcivescovo Torino a governo e imprese cristiane, ora soluzione

TORINO, 12 gennaio 2022, 13:58

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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"Dopo quattro anni questi operai sono esasperati, bisogna ascoltarli e non fare promesse che non si mantengono". Lo afferma l'arcivescovo di Torino, monsignor Cesare Nosiglia, che questa mattina ha incontrato una delegazione dei 377 lavoratori Embraco per i quali il 22 gennaio scade la cassa integrazione. "Il governo intervenga e dia risposte adeguate", è l'appello di Nosiglia, che si rivolge in particolare "alle imprese cattoliche, cristiane, perché ci sia una risposta comunitaria. Se si mettono tante imprese insieme forse si può trovare una soluzione. Ma tutti devono fare la loro parte, a cominciare dal ministero".
    "E' una situazione che non può essere accettata, bisogna fare tutto il possibile, e il più presto possibile, per trovare una soluzione", insiste l'arcivescovo di Torino, secondo cui i 377 lavoratori Embraco "si sentono abbandonati da tutti". "Siamo in un Paese che mette al primo posto il lavoro e invece non si dà a queste persone la possibilità di lavorare. Se non si dà una risposta alle persone che vogliono lavorare che Paese è?".
    "Ci hanno illuso, truffato, deluso, adesso ci devono tutelare a livello economico e sociale - dicono dal canto loro i lavoratori -. Siamo a dieci giorni dalla scadenza e sono tutti sordi. Siamo stati scippati del lavoro con una truffa".
   

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