La Regione Piemonte ha dichiarato
lo stato di massima pericolosità per gli incendi boschivi su
tutto il territorio piemontese. La decisione è stata presa sulla
base dei dati forniti dall'Arpa.
"Per la prevenzione degli incendi - sottolinea l'assessore
alla Difesa del Suolo della Giunta Cirio, Marco Gabusi - è
fondamentale prestare la dovuta attenzione e rispettare le
regole. Ogni cittadino può essere parte attiva nella difesa del
territorio in caso di incendio, segnalando tempestivamente al
numero unico di emergenza 112 anche le prime avvisaglie di un
incendio boschivo. Fornendo informazioni il più possibile
precise tutti possiamo contribuire in modo determinante a
limitare i danni all'ambiente, consentendo agli operatori di
intervenire con tempestività".
Nei periodi di massima pericolosità è vietato, entro 100
metri dalle aree boschive o a pascolo, "accendere fuochi e
fuochi d'artificio, far brillare mine, usare apparecchi a fiamma
o elettrici per tagliare metalli, usare apparati o
apparecchiature che producano faville o brace, fumare,
disperdere mozziconi o fiammiferi accesi, lasciare veicoli a
motore incustoditi a contatto con materiale vegetale
combustibile o compiere ogni altra operazione che possa creare
pericolo". Le sanzioni vanno da 200 a 2000 euro, senza contare
gli aspetti penali.
Gabusi, che ha allertato il sistema Aib (Antincendi boschivi)
della Regione, ringrazia gli oltre 5000 volontari organizzati in
217 squadre del corpo Antincendi Bbschivi regionale per
"l'impegno e la capacità la cui eccellenza è riconosciuta in
tutta Italia".
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